13 a 13 sullo stralcio dalla variante al Pit della nuova pista di Peretola.

E’ questo l’esito del voto in consiglio comunale che si è appena concluso sulla mozione che hanno presentato Marco Ricci e Ciccio Auletta, i consiglieri  di Una città in comune – PRC, e che ha trovato il consenso di tutte le opposizioni, dei consiglieri di Sel e del consigliere Landucci del Pd, mentre gli altri consiglieri del Pd hanno votato tutti contro. La nostra contrarietà alla pista da 2000 metri, una grande opera che distruggerà il territorio e che sarà realizzata con soldi pubblici a vantaggio di un’azienda privata, ottiene un importante risultato che peserà nel proseguimento del dibattito in consiglio comunale e tra le forze politiche rispetto alle battaglie che si portano avanti!

Di seguito il testo della mozione presentata.

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Mozione urgente: Variante al PIT per la definizione del parco agricolo della piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze.

Considerata la prossima previsione di approvazione definitiva della variante al PIT per la definizione del parco agricolo della piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze.

Considerato il complesso evolversi della vicenda relativa all’integrazione dei due aeroporti toscani, ritenuta fondamentale già prima dell’adozione della proposta di variante suddetta e per la quale la Regione Toscana aveva acquisito quote societarie di ADF nell’ottica di facilitare la costituzione di una holding.

Tenuto conto che, rispetto agli intendimenti originari di una effettiva integrazione tra i due scali chiaramente distinti per specifiche peculiarità, l’acquisizione della maggioranza da parte di un soggetto privato (Corporacion America) delle quote azionarie di entrambe le società aeroportuali, e le previsioni di realizzazione della nuova pista di Peretola introducono, come ha efficacemente illustrato l’ex-presidente di Sat Costantino Cavallaro nell’audizione svolta in seconda commissione di controllo e garanzia, da una parte indubbi elementi di competitività tra i due scali, al punto che sembra configurarsi l’ipotesi dell’utilizzo degli utili dell’aeroporto Galilei per coprire parte dei costi per la realizzazione della nuova pista di Peretola; dall’altra, a causa della gestione di tutto l’iter di integrazione dei due scali da parte del nuovo proprietario privato, dubbi sulla garanzia del conseguimento delle finalità di interesse pubblico e quindi di sviluppo armonico e non concorrenziale fra i due scali.

Tenuto conto che per la realizzazione dell’opera di Peretola il sintetico master plan di AdF chiede – per essere sostenibile dal privato – che circa la metà dei costi per le opere dirette e indirette (fra cui lo smantellamento degli argini del Fosso Reale e dell’attuale svincolo dell’Osmannoro, della ricostruzione di circa 3 chilometri di nuovo percorso del Fosso Reale e di altrettanti di nuova viabilità) sia a carico del pubblico.

Considerato che un eventuale intervento pubblico di cofinanziamento, oltre a costituire una probabile violazione delle norme europee sulla libera concorrenza, introdurrebbe un vulnus rispetto a priorità ben più evidenti e di interesse collettivo per l’intera Regione Toscana, tra cui quelle legate alle problematiche del trasporto pubblico locale, nonché configgerebbe con quanto stabilito in sede di adozione della variante al PIT da parte del Consiglio Regionale della Toscana.

Considerato altresì che un intervento di tale portata e nelle modalità previste (intervento pubblico incluso) avrebbe ripercussioni minimali, dato l’elemento di concorrenzialità tra i due scali aeroportuali, sui livelli occupazionali e sullo sviluppo economico della regione a fronte di problematiche ambientali nella Piana Fiorentina tali da vanificare ampiamente anche la realizzazione del previsto Parco Agricolo.

Considerate quindi le criticità ambientali e gli impatti negativi relativi alla ipotesi di realizzazione della nuova pista ben evidenziati nelle osservazioni presentate riguardo al suddetto atto da – fra le altre – Legambiente Toscana, lo scorso 28 ottobre 2013 (che si allegano) e nella mozione approvata dal consiglio comunale di Sesto Fiorentino nella seduta del 3 luglio 2014 in cui è stata ribadita da parte di questo Comune la propria contrarietà alla realizzazione della nuova pista anche da 2.000 metri a causa degli effetti negativi che questa opera avrebbe per l’ambiente e il territorio.

Il consiglio comunale di Pisa

esprime un giudizio negativo in merito alla prevista realizzazione di una nuova pista da 2.000 metri a Peretola, ancor più deciso nel caso della realizzazione di una pista da 2400 metri;

chiede al Consiglio Regionale di stralciare dalla variante al PIT tutta la parte relativa alla qualificazione dell’aeroporto di Firenze, confermando invece le previsioni relative alla realizzazione del Parco Agricolo della Piana Fiorentina.
Marco Ricci, una città in comune-prc
Francesco Auletta, una città in comune-prc

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