Alla Gb undici dipendenti rischiano il licenziamento

TIRRENO PISA Pagina: VI

Alla Gb undici dipendenti rischiano il licenziamento

La società (settore autonoleggio) chiede l’apertura delle procedure di mobilità i lavoratori non ci stanno: «Una ritorsione dopo lo sciopero del 16 ottobre»

Licenziati in massa. La Gb Srl, azienda del settore delle autorimesse e noleggio autoveicoli presso l’aeroporto Galilei, ha chiesto l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo per 11 dei 18 operai impiegati a Pisa. Una drastica decisione che, secondo l’azienda, fornitrice di servizi alle società di autonoleggio, è la conseguenza della «situazione di mercato, della totale assenza di supporti dal sistema bancario e di una generale riduzione del volume d’attività». Per i lavoratori si tratta invece «di una ritorsione nei confronti dei dipendenti che lo scorso 16 ottobre hanno scioperato per rivendicare diritti e salari pagati regolarmente».
La società, con sede legale a Mestre e basi operative presso gli scali di Venezia, Malpensa, Bologna e Firenze, sottolinea che «non è più in grado di sostenere la sproporzione dei costi strutturali rispetto ai ricavi, che non generano alcun margine operativo» e che si vede costretta a procedere con urgenza ad una riduzione del personale. Tra i motivi che l’azienda elenca anche «il mancato rinnovo del contratto di fornitura da parte della Europcar Italia», come si legge nella lettera inviata ai sindacati con la quale la Gb Srl chiede l’apertura delle procedure di mobilità. Per questo si dichiara costretta «ad una drastica ristrutturazione del debito montante dalla precedente gestione», oltre mettere mano «ai nuovi pesanti costi sostenuti in questi anni a Pisa, di cui quello del personale è una delle principali componenti».
Per l’azienda non ci sarebbero margini di trattativa. La società non prospetta né cassa integrazione né altri ammortizzatori sociali come alternative ai licenziamenti. Invece secondo i dipendenti la decisione della Gb è una ritorsione verso i lavoratori, «rei di aver incrociato le braccia per chiedere diritti e il regolare pagamento dello stipendio».
«Il giorno dopo lo sciopero accusa Davide Cortese, delegato Rsa Cobas – abbiamo ricevuto le prime ritorsioni, che sembravano rientrate dopo un incontro sindacale. Eravamo in attesa di un nuovo incontro per discutere delle richieste emerse durante lo sciopero e invece la risposta arrivata dalla società è stata la richiesta di apertura delle procedure di licenziamento collettivo».
I sindacati intanto scendono in trincea e si preparano ad affrontare quella che si preannuncia come una vertenza lunga e complessa. «Ci opporremo strenuamente alla richiesta della società – dicono dalla Filt-Cgil – soprattutto perché la scorsa settimana, al termine di un incontro con la dirigenza della Gb, abbiamo firmato un verbale di accordo che prevede il mantenimento dei 18 lavoratori con contratto a tempo indeterminato (un impiegato e 17 operai) e il ricollocamento del personale stagionale (inquadrato con contratti atipici), anche fuori dal periodo prestabilito».
La Filt si dice pronta a chiamare in causa anche la Avis Budget, una delle principali committenti della Gb. Tra le due aziende intercorre un accordo di durata triennale firmato lo scorso dicembre con il quale Avis cede in affitto alla Gb le attività di “car care” svolte a Pisa e il trasferimento di alcuni lavoratori alla società di Mestre. Il mantenimento dei livelli occupazionali o in alternativa l’attivazione dei contratti di solidarietà e la concessione della cassa integrazione saranno le basi con cui i sindacati affronteranno la vertenza.

«I picchetti intralciano le attività del terminal renters». è la replica dellaGb Srl alle manifestazioni di protesta dei lavoratori.

L’azienda, in un comunicato inviato alle organizzazioni sindacali, alle ditte di autonoleggio presenti al car rental dell’aeroporto Galilei e alla Direzione territoriale del lavoro di Pisa, stigmatizza infatti «l’attività di picchettaggio da parte di alcuni lavoratori, che intralcia le normali attività al terminal renters senza che vi sia stato alcun preavviso nonostante la corretta procedura avviata dalla nostra azienda in questa pesante situazione di mercato». II presidio è andato avanti per tutta la giornata di ieri e probabilmente proseguirà anche nei prossimi giorni. «Tutto ciò continua la Gb Sri – causa gravissimi danni, operativi e di immagine, a noi ed ai nostri storici clienti». La società di Mestre conclude auspicando di «poterci confrontare sulle posizioni operative e non su quelle politiche locali, che non ci competono».

Sciopero ad oltranza, picchetti e presidio permanente. Un’ampia mobilitazione è la risposta che i lavoratori della Gb hanno messo in campo contro il licenziamento collettivo prospettato dall’azienda. Le Rsa Cgil e Cobas hanno proclamato uno sciopero ad oltranza. Da ieri mattina i lavoratori si sono inoltre riuniti in presidio permanente all’esterno del car rental del Galilei, dove sono stati allestiti anche gazebi e una tenda da campeggio. I lavoratori hanno distribuito volantini bilingue (italiano ed inglese) a utenti e passanti per spiegare le ragioni della protesta. Ieri pomeriggio, per alcune ore, hanno bloccato una bisarca che stava trasportando le auto ad Ospedaletto, dove la Gb ha la sede operativa.
«Massima solidarietà e sostegno ai lavoratori» da Una città in comune e da Rifondazione comunista. «La vertenza dei lavoratori Gb, come quella degli operai dei Cantieri Navali e di tutti quei luoghi dove si vive la cancellazione di decine di posti di lavoro – si legge in una nota deve diventare una vertenza collettiva dell’intera città». (d. r.)

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