«Aprire le strade bianche per smaltire il traffico»

TIRRENO PISA Pagina: I

«Aprire le strade bianche per smaltire il traffico»

II comandante della polizia municipale rilanciala proposta contro le lunghe code «Ma solo in giorni ben definiti, nel rispetto dell’ambiente e con oculatezza»

di Giovanni Parlato 1

Il solito fiume di auto, un serpente lungo chilometri che circonda il litorale pisano. La mattina in un verso e la sera nell’altro. Senza scampo. Uno scotto che deve pagare immancabilmente chi sceglie di passare la giornata di festa sulla costa pisana. La giornata di Pasquetta è stata l’ennesima riprova preceduta dalla domeni ca del 29 marzo.
una coda d’auto senza fine. La mattina, dal ponte dello Scolmatore, gli automobilisti si mettono in paziente coda sul viale del Tirreno; in attesa anche su via Pisorno per entrare a Tirrenia; in attesa sul viale D’Annunzio per entrare a Marina; in attesa su via della Bigattiera per scegliere se andare a Marina o aT’irrenia. E la sera, al ritorno, quell’attesa diventa snervante. Un supplizio cui si devono sottoporre gli automobilisti con dietro il carico di famiglie e amici.
La soluzione? Le strade bianche. Possibile che da vent’anni a questa parte la storia delle code da e per il litorale è sempre il solito ritornello senza che sia mai stata trovata una soluzione? Si può fare qualcosao no?
Lo abbiamo chiesto a Massimo Bortoluzzi, comandante della polizia municipale di Pisa. «Credo che due soluzioni potrebbero alleggerire il grave problema del traffico sul litorale – risponde il comandante -. Intanto, da tempo si parla di eliminare lo svincolo di San Piero per realizzare una rotatoria. Questo lavoro risolverebbe le code delle auto in attesa di entrare sulla superstrada». E l’altra soluzione? «Da realizzare con grande rispetto dell’ambiente e con oculatezza, credo che l’apertura delle strade bianche possa alleggerire la forte pressione del traffico, soprattutto sul viale del Tirreno. Potrebbero essere aperte soltanto quei giorni dell’anno in cui il litorale viene preso d’assalto dagli automobilisti». Ambientalisti e Parco contrari. L’apertura delle strade bianche era stata proposta l’anno scorso dal sindacato balneari del sindacato. Era stato Enrico Fontani a proporre questa eventuale soluzione soltanto nei giorni in cui le strade erano invase dal serpentone di auto. Una proposta che era stata respinta a tamburo battente dagli ambientalisti pisani e, successivamente, dall’Ente Parco di San Rossore. Ora la proposta di aprire «con oculatezza e nel rispetto dell’ambiente» le strade bianche arriva dal numero uno della polizia municipale.
Il fatto che un anno dopo si ritorna a puntare gli occhi sulle strade bianche mette in evidenza che una via alternativa a quella attuale non c’è. Anche la nuova proposta di viabilità (sempre di Confcommercio litorale), cerca di sfruttare altre strade di Tirrena, ma il traffico resterebbe comunque all’interno dell’abitato.
Da Calambrone a Marina. Le strade bianche sono due. Una via parte da Calambrone, non lontano dal teatro, per costeggiare la rete di Camp Darby fino a sbucare su via Pisorno (all’altezza del ristorante “Il cacciatore”); l’altra via si trova dalla parte opposta che termina in via della Bigatti era (dove dovrebbe essere collocata un’altra rotatoria) tra Tirrena e Marina.
Punto e a capo. È presumibile che la proposta rilanciata dal comandante della polizia municipale farà discutere. Ma se dopo un anno si torna alla casella di partenza, è probabile che non esistono soluzioni alternative che potrebbero davvero portare beneficio a quella che è diventata una “domenica bestiale” per migliaia di automobili.

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