Caso Mattonaia «No alla svendita»

sabato 26 luglio 2014, NAZIONE PISA Pagina: 12

Caso Mattonaia «No alla svendita»

«NO alla svendita della Mattonaia». Ë un grido che unisce le diverse realtà della società pisana che si oppongono alla proposta del Comune di scambiare la `Mattonaia’ con dei lavori pubblici: Una città in Comune, Rifondazione Comunista, Rebeldia, Sinistra Per, Municipio dei Beni Comuni, Legambiente e Unione Inquilini. «L’assessore Serfogli – esordisce Ciccio Auletta, consigliere comunale di Una città in Comune – da novembre non ha ancora emesso il bando di `svendita’ della Mattonaia. Svendita perché? Le cifre parlano chiaro: il valore della Mattonaia è sceso a 2,9 milioni dagli originari 3,3. Nel contempo è aumentato il costo dei lavori collegati: 4 milioni da 3,3. Risultato: il Comune darà al privato più di un milione di euro». I lavori pubblici interessano la riqualificazione della piazza all’interno della Mattonaia, quella del lungarno Pacinotti e di via Pietrasantina. «Noi dell’Unione Inquilini aggiunge Virgilio Barachini – abbiamo sempre condannato le occupazioni abusive. Ma se entro settembre non sarà reso disponibile dal Comune di Pisa e dall’Apes un numero di alloggi adeguato, saremo costretti ad invitare le famiglie ad occupare». «Noi avevamo chiesto un percorso condiviso per la Mattonaia – commentano dal Municipio dei Beni Comuni -: indirizzarla all’edilizia popolare e convertire il chiostro della chiesa in orto sociale. Ma qui si pensa solo a svendere». «Lunedì in consiglio – conclude Auletta – chiederemo di togliere la Mattonaia dalla vendita e di congelare il piano delle alienazioni».

Francesco Bondielli

Condividi questo articolo

Lascia un commento