Contributi della Fondazione Pisa: La Corte dei Conti interviene anche a seguito dei nostri atti ispettivi; in fumo oltre 2 milioni di euro per restauri

Da tempo la giunta Filippeschi e la maggioranza che lo sostiene ripetono come un mantra che purtroppo non ci sono soldi per il restauro e la manutenzione del patrimonio culturale. Poi si viene a sapere che solo nell’ultimo anno la Fondazione Pisa ha revocato circa 2 milioni di euro già assegnati al Comune per interventi di restauro a causa dell’inadempimento contrattuale del beneficiario, vale a dire perché non sono stati eseguiti o rendicontati i lavori per i quali era stato chiesto il finanziamento.

Anche a seguito dei nostri ripetuti atti ispettivi e conseguenti interventi pubblici, che denunciavano questo scandalo, interviene ora la Corte dei Conti: il Comune di Pisa dovrà fornire tutte le carte relative ai € 100.000 euro che avrebbero dovuto servire per il restauro della chiesa della Spina, circa € 60.000 per la cappella di Sant’Agata, € 200.000 per un tratto dell’Acquedotto mediceo, € 180.000 per il restauro della chiesa di Santa Croce in Fossabanda, € 1.230.000 per le mura medievali, oltre € 130.000 per la Sala Rossa e quella delle Baleari, infine € 400.000 per l’acquisto e la realizzazione di un obelisco per il 200 anni della Scuola Normale Superiore, da collocare al centro di Piazza San Silvestro a seguito di una riqualificazione, mai avvenuta, della piazza. Il Comune dovrà spiegare perché solo quattro dei sette lotti sono giunti a termine entro i tempi stabiliti.

Attendiamo fiduciosi il responso della Corte dei Conti, intanto però i pisani si dovranno accollare quelle spese per lavori già compiuti. Diffidiamo delle parole di chi piange miseria sostenendo che nelle casse comunali non ci sono fondi sufficienti per il restauro dei nostri monumenti (ad esempio il chiostro del convento di San Francesco): basterebbe un minimo d’interesse per il nostro patrimonio.

Una città in comune

Partito della Rifondazione Comunusta – Pisa

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