«Così ci siamo fatti un’idea dei candidati»

IL TIRRENO PISA, pagina IV
Due giovani danno le pagelle: «Mi è piaciuto Petrucci». «Voterò a sinistra, ma sceglierò alla fine»
Marcello Pieri, 24 anni, studente di Giurisprudenza, ha già votato ed è orientato verso il centrodestra. «Il dibattito è stato molto interessante, forse c’è stata una domanda di troppo e si e sentita la stanchezza sul finire ma i terni caldi sono stati affrontati subito e ci siamo potuti fare un’idea dei candidati. La mia personale classifica vede Petrucci assoluto vincitore sia per la capacità comunicativa sia perché ha avuto il coraggio di accusare direttamente il sindaco per le cose che non vanno. Al secondo posto Auletta, molto chiaro nell’esposizione e ha saputo parlare a braccio. Ha idee interessanti su come gestire la città, ma ha proposto un modello troppo estremo di integrazione. Al terzo posto laAntoni: ha mantenuto un profilo basso, ma ha idee coraggiose sulla mobilità e sullo sviluppo cittadino. Non mi ha sorpreso invece Filippeschi, ancora con il ritornello dei fondi europei, si è preso poche responsabilità. Mugnai mi è sembrato un buon comunicatore ma poco inserito nella realtà della città, ha mantenuto una dialettica da politica nazionale parlando poco di Pisa. Biasci e Montano posso dire che sono simpatici, Guidi e Lazzeroni li ho trovati un po’ noiosi».
Susy Alfano, insegnante 25enne di scuola primaria, partecipa per la prima volta alle amministrative di Pisa e guarda a sinistra. «Nessuno dei candidati ha risposto in maniera soddisfacente alle domande poste – commenta dopo il confronto -. Sul piano dell’economia e del turismo, sono d’accordo con Antoni che ha espresso la necessità di mettere in piedi una programmazione di eventi per attrarre turisti e l’idea di creare un festival del cinema a Tirrenia. Per quanto riguarda la sicurezza nessuno ha invece avanzato una proposta idonea alle necessità della città. Non sono d’accordo con Petrucci di aumentare i presidi di polizia perché è una proposta che porterebbe ad una militarizzazione della città. Sul piano dell’urbanistica la risposta più convincente è stata quella di Auletta che propone un piano di recupero dell’inutilizzato. Nessuno ha però parlato di edilizia scolastica: un terna che tocca migliaia di bambini e centinaia di famiglie e insegnanti. Spesso ci troviamo di fronte a edifici scolastici con serie carenze strutturali più volte segnalate e mai affrontate. Il mio voto andrà a una lista di sinistra perché la destra non si è dimostrata una valida alternativa con le proposte avanzate. Sulla scelta definitiva ho ancora qualche dubbio».

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