Emendamenti variazione di bilancio

Giovedì 19 giugno in consiglio comunale si voterà la variazione di bilancio. Ecco gli emendamenti di una città in comune e Rifondazione Comunista con cui avanziamo una articolata proposta nella quale proviamo a iniziare a dare concretezza all’articolo 53 della Costituzione che sancisce il principio della progressività dell’imposta.

L’Imposta Unica Comunale (IUC) approvata dal Governo Letta e che comprende l’IMU, la TASI e la TARI, è l’ennesima tassa ingiusta che non si ritradurrà in maggiori servizi e diritti per le cittadine ei cittadini. Siamo convinti che l’unica vera soluzione sarebbe una seria riforma della fiscalità generale, e denunciamo la grande difficoltà in cui abbiamo dovuto e dobbiamo lavorare, a causa dei tempi strettissimi intercorsi tra l’illustrazione delle proposte e la scadenza per presentare le proposte di modifica.

Nonostante questo avanziamo un pacchetto di proposte per tutelare le fasce più deboli della popolazione.

 

Irpef: chi più ha più paghi

Proponiamo per il 2014 la modifica delle aliquote dell’Irpef che oggi a Pisa seguono una logica tutta berlusconiana, per cui chi ha 15 mila euro paga quanto chi ne ha 100 mila e più. Noi riteniamo invece che chi più ha più debba pagare, tanto più in una fase di crisi. Per questo prevediamo l’esenzione del pagamento per chi ha meno di 15 mila euro l’anno, un mantenimento dell’aliquota dello 0,2 per chi ha redditi tra i 15 e i 28 mila euro l’anno, e poi una forte progressività, prevedendo il massimo dello 0,8 per chi ha più di 75 mila euro l’anno. Ciò consentirà al Comune di Pisa di avere una maggiore entrata di 1 milione e 200 mila euro, di cui oltre il 50% proveniente dai redditi più alti. Grazie a questo gettito prevediamo di poter contenere la TASI sulla prima casa (una tassa introdotta maldestramente dai governi delle larghe intese sulla prima casa per sopperire all’abolizione dell’IMU demagogicamente imposta da Berlusconi): infatti sarà possibile limitare l’aliquota massima al 2,2 per mille (anziché il 2,5 previsto) e utilizzare per applicare le detrazioni solo uno 0,3 rispetto allo 0,8 per mille aggiuntivo che viene previsto dalla normativa, in modo da evitare un aumento indiscriminato della tassazione sull’abitazione principale che ci porterebbe a livelli addirittura più pesanti di quelli previsti dall’ultimo governo Prodi.

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IMU

Sull’IMU chiediamo un serrato lavoro di controllo e verifica rispetto agli immobili inagibili che ad oggi hanno il 50% di esenzione su questo tributo. In particolare proponiamo che, nel caso in cui il fabbricato permanga in stato di inagibilità o inabilità e di fatto inutilizzato oltre 24 mesi continuativi, tale riduzione del 50% sulla base imponibile non sia più prevista.

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TASI 1

Aumentiamo la base imponibile. A pagare siano anche le Forze armate, le Forze di Polizia e le cooperative edilizie, nonché gli immobili inagibili.

Nessun favore poi ai costruttori e alla speculazione. Per questo proponiamo che la TASi sia pagata anche per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.

Proponiamo anche che l’aliquota della TASI sia del 2,2.

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emendamento3

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TASI 2

Proponiamo che tasse le paghino anche la Chiesa e Camp Darby

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TASI 3

Proponiamo un meccanismo di esenzioni sulla prima casa. Anche in questo caso cerchiamo di dare attuazione al principio costituzionale della progressività sulla base del valore degli immobili e sul nucleo familiare, prevedendo anche l’azzeramento totale dell’imposta per i nuclei familiari con indicatore ISEE sotto i 15 mila euro.

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emendamento10

 

TASI 4

Noi riteniamo sbagliata ed ingiusta la legge di stabilità che prevede che a pagare la TASI sia anche l’inquilino. Nel sistema che noi proponiamo l’inquilino non pagherà, ma nonostante questo, a differenza di quanto previsto dalla maggioranza, proponiamo nel regolamento di prevedere la percentuale minima del 10% e non quella massima del 30% a carico dell’inquilini, sia come segnale politico ma anche perché con una normativa così instabile è possibile che in alcuni casi questa norma possa essere applicata.

emendamento2

emendamento4

 

addizionale irpef

 

confronto

 

quanto si pagherà

 

differenza

 

addizionale

 

detrazione tasi

 

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