Federalismo demaniale e partecipazione: il PD si spacca ma per un voto non passa il nostro ordine del giorno

E’ finita con 11 voti contrari e 10 favorevoli la votazione sul nostro ordine del giorno in cui si impegnava Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale ad avviare dei percorsi partecipativi in merito all’utilizzo dei beni che il Comune di Pisa richiederà all’Agenzia del Demanio. sarebbe stato interessante sapere perchè una parte del PD, con i voti decisivi della Lista civica e dei Riformisti, ha deciso di bocciare questo testo….d’altronde la partecipazione per il maggior partito della città è tema sempre scottante.

 

Ordine del giorno su Federalismo demaniale e richieste del Comune di Pisa

Visto l’art. 56 bis del D.L. 21 giugno 2013 n. 69, convertito in legge con modificazioni dalla Legge 9 agosto 2013 n. 98 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto 2013 – Suppl. Ordinario n. 63) che ha introdotto procedure semplificate per il trasferimento agli Enti territoriali di immobili, in attuazione del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85 (c.d. Federalismo demaniale).

Viste le richieste di attribuzione a titolo non oneroso dei beni di proprietà dello Stato, che il sindaco in qualità di legale rappresentante del comune di Pisa presenterà entro il 30 novembre.

Tenuto conto che la richiesta di attribuzione, sottoscritta dal rappresentante legale dell’Ente, dovrà riportare l’identificazione del bene, una specifica sulle finalità di utilizzo e l’indicazione di eventuali risorse finanziarie preordinate a tale utilizzo.

Visto che l’Agenzia del demanio, verificata la sussistenza dei presupposti per l’accoglimento della richiesta, comunicherà l’esito al comune di Pisa entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta e se positivo procederà al trasferimento con successivo provvedimento; e  che a seguito della comunicazione dell’Agenzia del Demanio la decisione circa l’acquisto deve essere sottoposta al consiglio comunale.

Considerato che ai sensi dell’art. 2 comma 4 del d. lgs. n. 85/2010 ciascun ente può indire forme di consultazione popolare, in base alle norme dei rispettivi statuti.

Si impegna il Consiglio comunale, il Sindaco e la Giunta

ad avviare dal mese di dicembre percorsi partecipativi con la cittadinanza, unitamente al lavoro portato avanti dalla Commissione competente,  sulle finalità di utilizzo dei beni richiesti, in particolar modo per i più rilevanti –  terreni in Golena d’Arno e strutture militari in disuso o in futura dismissione -,  al fine di raccogliere proposte, progetti, indirizzi e bisogni di cui il Consiglio comunale dovrà tenere conto al momento della decisione in merito all’acquisto, dopo l’approvazione dell’Agenzia del Demanio.
Francesco Auletta, una città in comune – prc
Marco Ricci, una città in comune – prc

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