Fideiussioni tossiche anche della Boccadarno Porto di Pisa Spa. Proponiamo l’istituzione di una Commissione di indagine

Dopo la Sviluppo Navicelli e il gruppo Bulgarella, anche la Boccadarno Porto di Pisa Spa ha depositato, come garanzia dei lavori che doveva realizzare per conto del Comune in base alla convenzione urbanistica siglata nel Settembre del 2007, delle fideiussioni senza valore.

Siamo nuovamente davanti ad una delle trasformazioni urbane più imponenti avvenute in città negli ultimi decenni, e ancora una volta siamo davanti a documenti farlocchi per centinaia di migliaia di euro e ad un’Amministrazione che in tutti questi anni non ha mai fatto controlli né al momento in cui venivano consegnati né successivamente.

Nel 2013 infatti la Boccadarno Porto di Pisa Spa ha depositato fideiussioni della Consorzio Garanzia Fidi – Confidi Centrale con sede legale a Roma per un importo complessivo di 820 mila euro. Peccato che questa società non risulta mai essere stata autorizzata al rilascio di simili garanzie da presentare al settore pubblico, oltre che essere in corso di fallimento.

Di tutto questo il Comune si è accorto  solo a novembre del 2015, iniziando le verifiche solo dopo che la nostra coalizione ha scoperchiato e reso pubblico questo vero e proprio scandalo. Ad oggi per di più la Boccadarno non ha ancora risposto alla richiesta reiterata negli ultimi due mesi da parte del Comune di Pisa di presentare nuove fideiussioni per sostituire quelle farlocche.

Cosa hanno da dichiarare gli amministratori della Boccadarno spa, Tempesti e Carrozza, su questa vicenda? Il sindaco e la giunta hanno qualcosa da dire su tutto ciò? O proveranno solo a scaricare la responsabilità su qualche dirigente – dirigenti che per altro sono nominati dal Sindaco – o dipendente comunale? Oppure faranno qualche tardiva denuncia per evitare di incorrere in ulteriori comportamenti omissivi?

Siamo davanti ad un sistema conclamato per cui le società che hanno realizzato i più grandi interventi immobiliari in città negli ultimi anni lo hanno fatto consegnando in Comune documenti fasulli di società farlocche, e il Comune da parte sua ha rilasciato i permessi a costruire accettando questa carta straccia senza mai verificarla. In cambio tutto questo ha lasciato alla città numerose opere incompiute (Parco delle Torri), terreni abbandonati e cantieri senza fine (Porto, Piazza del terzo Millennio, Navicelli…).

Le responsabilità politiche ed amministrative da parte di chi oggi è alla guida della amministrazione di questa città sono pesantissime: dimettersi sarebbe l’unica cosa dignitosa da fare.

Da parte nostra crediamo di aver fatto un servizio importante alla città di trasparenza e legalità, a difesa sia dell’imprenditoria che rispetta le regole e le norme, sia delle casse pubbliche del Comune. Crediamo che sia questo il servizio minimo che la politica dovrebbe fare per la città. Per questo abbiamo presentato una proposta di delibera che verrà discussa domani in consiglio comunale per costituire una Commissione consiliare di indagine sulle “fideiussioni rilasciate al Comune di Pisa da parte di soggetti privati: sistema dei controlli e attendibilità delle garanzie”.

Rispondiamo anche così alle provocazioni del sindaco Filippeschi, che ci ha definito “sciacalli”, e  dell’onorevole Fontanelli che definisce “demenziali” le nostre posizioni. Chi ha portato la città a questo punto, e ora non ha argomenti e proposte, ricorre all’insulto, ma anche questo è cliché tipico di un potere logoro.

 

Una città in comune
Partito della Rifondazione Comunista

 

 

* Foto di Varo Cavalli

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