I cittadini di Sant’Ermete: «Dateci il circolo Arci»

giovedì 24 aprile 2014, TIRRENO PISA Pagina: I

I cittadini di Sant’Ermete: «Dateci il circolo Arci»

Apre soltanto perla tombola, mentre un gruppo di residenti vorrebbe la gestione «Potremmo organizzare doposcuola e assistere le persone più bisognose»

di Luca Lunedì

Ancora un circolo Arci al centro della cronaca e ancora è polemica. Dopo la querelle dei giorni scorsi sulla questione “circoli veri – circoli finti” adesso si accendono i riflettori sopra un’altra tipologia: il circolo chiuso, o quasi.
un circolo spesso chiuso. Il luogo è il quartiere di Sant’Ermete, periferia sud della città. Quartiere popolare, di quelli che intorno ai circoli ci vivono. Solo che quello in questione, il circolo Mario Salvadori, a detta degli abitanti è spesso chiuso, salvo l’appuntamento della tombola due volte a settimana. Una struttura importante, centinaia di metri quadri che potrebbe ospitare molte attività e che potrebbe, e forse potrà, tornare ad essere il centro vivo di Sant’Ermete. Questa è l’intenzione dei cittadini che, riuniti nel comitato “Spazio popolare Sant’Ermete”, ieri e l’altro ieri hanno invaso pacificamente il piazzale antistante il circolo per dare vita ad una vera festa di quartiere.
Richiesta d’incontro. Nei due giorni, infatti, sono state organizzate numerose attività, sia per adulti che per bambini, che hanno visto coinvolte oltre duecento persone, quasi tutti abitanti del quartiere stesso. La richiesta del comitato è di incontrare i vertici dell’Arci e delle istituzioni cittadine per poter riempire le sale del circolo con le attività che il comitato porta avanti nel quartiere. «Abbiamo chiesto un dialogo con i gestori del circolo – spiega Riccardo Giusti, uno dei fautori dell’iniziativa – ma non ci hanno voluto ascoltare.
Adesso abbiamo portato il quartiere, la nostra gente davanti al circolo per far vedere che quegli spazi inutilizzati sono uno spreco che non possiamo più permetterci».
Iniziativa pacifica. La manifestazione dei giorni scorsi ha anche visto l’arrivo delle forze dell’ordine chiamate dai gestori del circolo che, secondo lo stesso Giusti, una volta constatato che non c’era nessuna occupazione illegale (il piazzale di fronte al circolo è infatti aperto al passaggio) e visto il carattere pacifico dell’iniziativa, hanno ritenuto che non ci fossero motivi per intervenire. «Il nostro comitato – continua Giusti – porta avanti iniziative che fanno bene a tutto il quartiere: il doposcuola occupa dodici operatori che lavorano gratis per fare ripetizioni a quasi trenta bambini, ma stare vicini anche alle tante famiglie che hanno bisogno di aiuto. Tutte iniziative che hanno bisogno di una sede appropriata che possa diventare il punto di riferimento dei cittadini. Iniziative che non sappiamo più come portare avanti quando invece il circolo Salvadori è sempre chiuso».
Passo avanti. Nel pomeriggio di ieri sembra che un piccolo passo in avanti sia stato compiuto: «Dopo che abbiamo concluso il mercatino del baratto – racconta Giusti – alcuni dei soci del circolo sono venuti a parlare con noi e si sono detti d’accordo con quello che facciamo, disposti a parlare per farci utilizzare alcuni spazi. Siamo rimasti d’accordo che alla prossima riunione del consiglio del circolo saremo invitati, ma non possiamo accontentarci. Oggi faremo un presidio presso la sede della Società delle Salute per la questione delle case popolari e, dato che la sede dell’Arci è proprio là davanti, saliremo a portare le nostre richieste. Anche le istituzioni – è la conclusione di Riccardo Giusti – si devono occupare della questione, stiamo parlando di un quartiere intero che chiede spazi per poter vivere, ci devono ascoltare».

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