La protesta: «Chiediamo affitti sociali»

sabato 31 maggio 2014, TIRRENO PISA Pagina: VIII

La protesta: «Chiediamo affitti sociali»

«Affitto sociale e contratti proporzionati al reddito familiare». É la richiesta delle famiglie sotto sfratto aderenti al Progetto Prendocasa che ieri mattina si sono ritrovate in presidio fuori la sede dell’ufficio casa del Comune di Pisa dove hanno presentato la domanda per partecipare al bando per la prevenzione degli sfratti per morositàincolpevole, che per mettere agli inquilini di usufruire di un contributo massimo di ottomila euro per il pagamento della morosità. Se i locatori accettano gli “arretrati”, le parti possono stipulare un nuovo contratto di affitto, evitando così lo sfratto, «ma – accusano i militanti di Prendocasa-in base al bando, i proprietari possono prevedere un canone pari a quello precedente facendo ricadere le famiglie nella morosità». «Il ban do – continuano gli aderenti al movimento pisano di lotta per la casa – non prevede la stipula di contratti concordati o di contratti che tengono conto delle condizioni economiche delle famiglie». Prendocasa chiede un incontro con le istituzioni e con i rappresentanti dei proprietari di case per cercare una soluzione temporanea che consenta alle famiglie di poter accedere al bando per l’ottenimento degli alloggi popolari. L’obiettivo è ottenere affitti transitori regolati in base alle possibilità economiche delle famiglie. «Se i proprietari rifiuteranno questa possibilità – aggiungono gli attivisti di Prendocasa -ritireremo le domande per accedere al contributo per pagare la morosità e i locatori non riceveranno gli arretrati. Questo bando non può essere una manovra per permettere ai proprietari di recuperare soldi, ma un’operazione per introdurre affitti sostenibili e capovolgere la concezione di casa da merce a diritto». (D.R.)

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