Lettera dei lavoratori licenziati dalla Misericordia

Il nostro gruppo consiliare ha ricevuto, insieme a tutti gli altri consiglieri comunali, questa lettera da parte dei lavoratori e delle lavoratrici che sono stati licenziati dalla Misericordia e ai quali nelle prossime settimane scadrà anche l’indennità di disoccupazione. I lavoratori chiedono il rispetto degli impegni presi dal consiglio comunale un anno fa quando fu votato all’unanimità un ordine del giorno che prevedeva, tra le altre cose, un tavolo coordinato dalla Società della Salute al fine di trovare possibili percorsi per questi dipendenti, che sono gli unici che stanno pagando per il fallimento e la gestione dissennata dei vertici della Misericordia. Dopo un anno questa Amministrazione non ha fatto nulla e nessun tavolo è stato convocato. In questi mesi abbiamo riproposto più volte la vicenda in Consiglio Comunale, ma tutto è stato affossato nel silenzio. Questa lettera denuncia ancora una volta questo scandalo.

 

 

I LICENZIATI MISERICORDIA DI PISA SCRIVONO AL CONSIGLIO COMUNALE : RISPETTATE GLI IMPEGNI ASSUNTI.

Nei giorni scorsi abbiamo scritto una lettera aperta per chiedere alle istituzioni locali e nazionali la ragione per la quale i licenziati della Misericordia e di numerose aziende presenti sul territorio non debbono usufruire delle stesse opportunità di stabilizzazione concesse ai dipendenti di Camp Darby.

E’ singolare che i sindacati, cosiddetti rappresentativi, si attivino solo per alcuni lavoratori e non per tutti gli esclusi dal mondo del lavoro.

In questi mesi il 90% di noi non ha trovato lavoro, abbiamo bussato a tutte le porte, disposti ad un impiego umile e malpagato pur di lavorare, il collocamento pubblico non funziona , quello interinale è paralizzato, gli imprenditori che annunciavano aiuti … letteralmente volatizzati.

La nostra condizione è simile a quella di tanti altri disoccupati della Provincia di Pisa, non ci sono opportunità di impiego e il mondo cattolico, il terzo settore e le cooperative ha di fatto chiuso la porta anche a qualche contratto a tempo determinato.

Non capiamo perché alcuni debbono beneficiare di accordi e leggi per favorire una loro collocazione nello stato (nonostante la contemporanea migliaia di precari\e della Pubblica Amministrazione che attendono da anni risposte) mentre noi e tanti altri siamo privati del futuro.

Il nostro appello al Consiglio Comunale è finalizzato ad ottenere risposte quali che fine ha fatto il conto corrente aperto per i lavoratori Misericordia?

Perché Comune e Azienda Ospedaliera non hanno imposto alle associazioni di volontariato le clausole sociali a salvaguardia dei posti di lavoro?

Perché le Associazioni, il Terzo Settore e le Cooperative non attingono per le assunzioni dai disoccupati con esperienza nel settore ?

Facciamo presente che già da ora ad alcuni dei licenziati è scaduta la disoccupazione … quindi a zero Euro di entrate.

Chiediamo risposte e soluzioni al Consiglio Comunale di Pisa.

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