Mozione urgente: “Sostegno all’HDP – Partito democratico dei Popoli”

Qui di seguito la mozione urgente presentata al Consiglio Comunale di Pisa dai consiglieri di Una Città in Comune – PRC

Mozione urgente: “Sostegno all’HDP – Partito democratico dei Popoli”

Premesso che:
• la popolazione curda in Turchia, oltre 15 milioni, rappresenta circa il 20%
dell’intera popolazione Turca;
• l’HDP – “Partito Democratico dei Popoli – partito politico che unisce forze
filo-curde e forze di sinistra della Turchia dopo le elezioni del 1 novembre
2015 rappresenta la terza forza politica del parlamento turco, con 59 deputati
eletti, che hanno rappresentato il principale ostacolo all’introduzione di un
sistema presidenziale in Turchia.
• a partire dal luglio 2015 la popolazione e le città curde del Bakur
(Kurdistan Turco) sono state oggetto di una indiscriminata ed intensa offensiva
militare da parte dell’esercito turco, con centinaia di morti e migliaia di
arresti.
• La deriva autoritaria in seno allo stato Turco ha contribuito a rinfocolare
il sentimento anticurdo, culminato con le devastazioni di oltre 100 sedi del
partito HDP in tutta la Turchia da parte di forze speciali dell’esercito e di
forze paramilitari;
• il 10 ottobre 2015 oltre 100 persone sono state uccise da un attentato ad
Ankara, durante una manifestazione organizzata dall’HDP, associazioni e
sindacati per chiedere al governo di fermare i bombardamenti contro le
posizioni del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) e di tornare al tavolo
dei negoziati di pace con il gruppo politico armato, attivo nel sudest del
paese.
• il 20 maggio 2016, Il Parlamento turco ha approvato un emendamento
costituzionale, proposto dal partito di governo Akp del presidente Recep Tayyip
Erdogan, con cui è stata revocata l’immunità parlamentare ai deputati sotto
inchiesta, evidente misura contro le opposizioni e soprattutto contro l’HDP
così da permettere di far arrestare i deputati curdi e cancellarne l’area
politica di riferimento;
• che successivamente al fallito colpo di stato del 15 luglio 2016 il governo
Erdogan ha introdotto dei provvedimenti volti a limitare e eliminare le
opposizioni democratiche e le voci di civile dissenso, con l’indizione dello
Stato di emergenza e la sospensione della Convenzione europea sui diritti
umani. Sono stati arrestati circa seimila militari e ottomila agenti di
polizia, sospesi tremila giudici, licenziati 10 mila dipendenti pubblici,
centinaia di professori espulsi dall’università, violazioni dei diritti umani
perpetrate ai danni di rappresentanti della società civile, chiusi decine di
giornali e tv d’opposizione, tra cui il quotidiano Cumhuriyet, che aveva
pubblicato le foto dei liberi passaggi dei foreigner fighters dell’ISIS ai
posti di frontiera turco-siriani.

Considerato che:
• il 26 ottobre sono stati arrestati i co-sindaci della municipalità di
Diyarbakir , Firat Anli e Gultan Kisanak, quest’ultima già ospite del comune di
Firenze nel novembre 2015 durante il forum dei sindaci per la pace “Unity in
diversity”;
• ad oggi sono 28 le municipalità curde gestite da burocrati designati per
decreto dal governo centrale; circa 30 sindaci eletti democraticamente si
trovano in carcere e altri 70 sono stati destituiti dal governo centrale;
• il 4 novembre, mascherando un atto di persecuzione politica con l’accusa di
fiancheggiamento del terrorismo, sono stati emessi mandati di arresto nei
confronti di 13 deputati dell’HDP, tra cui i copresidenti Selahttin Demirtas e
Figen Yuksekdag;
• in questo momento in Turchia – in aggiunta alle distruzioni delle città
curde, al massacro di centinaia di civili, alla sospensione delle libertà
democratiche – è in corso un controllo totale dell’informazione, con la
soppressione della stampa e con l’oscuramento di internet e dei canali e tv di
opposizione, finalizzato ad impedire una comprensione diffusa, sia in Turchia
che all’estero, dell’attuale e reale gravità del momento.

Preso atto che il Consiglio comunale di Pisa ha votato una mozione di
gemellaggio e patti di amicizia con le municipalità curde di Kobane, Suruc,
Qamislo.

Ricordato che:
• dal 1952 la Turchia è membro effettivo della NATO;
• dal 2005 sono aperti i negoziati per l’adesione della Turchia all’Unione
Europea;
• Il 18 marzo 2016 Unione Europea e Turchia hanno sottoscritto un accordo di
ampia portata sul controllo dell’immigrazione, ufficialmente sotto forma di
dichiarazione, in cambio di sei miliardi di euro e di concessioni politiche da
parte dell’Unione Europea;
• l’Italia è uno dei principali partner commerciali della Turchia, con un
interscambio commerciale di 17,5 miliardi di dollari nel 2015 e oltre 1300
società ed aziende con partecipazione italiana presenti in Turchia;

Tutto ciò premesso, considerato e ricordato, il Consiglio Comunale di Pisa 

  • esprime solidarietà alla municipalità di Diyarbakir e il proprio sostegno ai deputati del Partito Democratico dei Popoli;
  • chiede al Governo Italiano di condannare quanto accaduto e di fare pressioni sul Governo Turco per la cessazione degli attacchi indiscriminati nei confronti del popolo curdo dei provvedimenti emergenziali proclamati dopo il 15 luglio 2016;
  • chiede al Governo Italiano di impegnarsi a promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune – con particolare riferimento all’Unione Europea, al Consiglio di Europa e alla Nato – per una ferma condanna di quanto avvenuto e per l’attivazione di tutti gli atti politici necessari volti all’ottenimento della scarcerazione dei deputati dell’HDP, alla tutela della minoranza curda e al ripristino delle libertà democratiche;
  • impegna il Presidente del consiglio comunale a predisporre l’esposizione sulla facciata del palazzo comunale di uno striscione con sopra scritto: “Libertà per i deputati HDP e il Presidente Ocalan. Pace per il Kurdistan” e convocare una conferenza stampa al momento della esposizione dello striscione per illustrare 
  • questo documento.

 

Una città in comune – PRC

 

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