Nel sentiero del Fratino esplorando San Rossore

TIRRENO PISA Pagina: XI

Nel sentiero del Fratino esplorando San Rossore

Inaugurato un percorso all’interno del Parco che conduce fino alla spiaggia. II nuovo itinerario porta il nome di una specie protetta che nidifica sull’arenile.

La primavera porta con sé interessanti novità per gli amanti dell a natura e i visitatori del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Da oggi, infatti, è possibile esplorare la tenuta percorrendo il “sentiero del Fratino”, inaugurato ieri mattina alla presenza di Fabrizio Manfredi, presidente dell’ente, del direttore Andrea Gennai, di Maria Elena Bianchi Bandinelli Paparoni, assessore all’ambiente del Comune di San Giuliano. Presenti i i responsabili del progetto di sentieristica e le guardie forestali e tga (tutela e gestione ambientale).
Questo nuovo percorso natu ralistico conduce fino all’arenile, partendo dal Fortino nuovo: un’ulteriore occasione per apprezzare le bellezze del Parco. «L’itinerario sarà aperto alle visite guidate organizzate dal Centro visite – afferma Manfredi -. Il nostro intento è quello di ampliare notevolmente l’offerta complessiva del Parco». Questo è l’unico sentiero della tenuta che permette di raggiungere la spiaggia in maniera ecosostenibile, cioè senza incidere sull’ecosistema circostante: il calpestio, infatti, è uno dei principali fattori di rischio per la conservazione dell’ambiente. E lungo 450 metri, di cui 300 sono su una passerella in legno, sopraelevata da terra, che permette di raggiungere la spiaggia evitando il danneggiamento della duna.
Questo intervento è stato preceduto da una vasta operazione di bonifica ambientale: sono stati asportati circa 10 quintali di rifiuti di varia natura. Inoltre, è stato anche recuperato un antico cippo storico di fine Ottocento, che adesso si trova nel bosco: segnalava in braccia fiorentine (pari a circa 58 metri) la distanza dal mare. «II “sentiero del Fratino”, in precedenza chiamato “percorso del Fortino nuovo” perché il suo punto d’inizio è situato proprio nei pressi dell’omonimo edificio settecentesco ubicato nella zona settentrionale della tenuta, è stato così ribattezzato in onore della specie protetta (Charadrius alexandrinus) che a causa della presenza dell’uomo nidifica sempre più raramente sulle spiagge italiane e che è invece un ospite prezioso proprio dell’arenile di San Rossore – afferma Gennai -. Il progetto approvato dal consiglio direttivo s’inserisce in un contesto di valorizzazione dei sentieri del Parco, che si estende dal Calambrone alla Lecciona, con l’obiettivo di mettere in condizione i cittadini di poter fruire del territorio».
Di recente costruzione anche la nuova struttura adibita a stalla realizzata in località Sterpaia: sarà invece utilizzata ai fini delle attività dell’azienda zootecnica della tenuta, quale punto d’incontro tra l’allevamento condotto dal Parco e le attività didattiche e di divulgazione ad esso connesse.

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