Non ha i soldi per la bolletta da tre giorni è senza acqua

TIRRENO PISA, pagina VIII
Questione di dignità. La migliore sintesi della sua difficile situazione la trova proprio Perla Casetta, pensionata, disabile e con un figlio disoccupato a carico. La pensione di invalidità, 260 euro al mese, le permette di sopravvivere, ma non di pagare tutte le spese, tra cui la bolletta dell’acqua. Il cliente diventa moroso e la sentenza è inesorabile: utenza chiusa. La signora Perla da tre giorni vive senza acqua corrente: «Non mi posso lavare e non so come fare. Chiedo solo un aiuto per vivere in maniera dignitosa, non è venuto nessuno, nemmeno gli assistenti sociali. Meno male che ho i miei vicini».
Infatti i vicini si sono attivati e ognuno di loro presta un po’ di acqua alla signora permettendole di pulire sé stessa e la sua abitazione. La denuncia arriva da parte di Federico Oliveri e Maurizio Bini di Una città in comune-Rifondazione Comunista: «L’assessore alle politiche sociali Capuzzi ne è pienamente a conoscenza, ma non ha saputo dare una risposta. Porteremo la questione nel consiglio comunale di oggi, perché è una vergogna lasciare una persona in queste condizioni, l’ennesima prova di un’amministrazione che si fa debole con i forti e forte con i deboli». Il debito accumulato dalla signora Casetta ammonta a 320 euro e per Oliveri «questa vicenda mette ancora una volta in dubbio la gestione di Acque spa e solleva la questione della mancata applicazione dei referendum sull’acqua pubblica: in quel modo si recupererebbero risorse importanti. Voglio ricordare inoltre che la fornitura dell’acqua corrente è stato definito dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale. Abbiamo chiesto al Comune di sospendere le chiusure dovute a morosità incolpevole».

Luca Lunedì

Condividi questo articolo

Lascia un commento