Palazzo ex-Telecom: fumata nera, non congrua l’offerta della Fondazione Pisa

La svendita del Palazzo ex-Telecom da parte della maggioranza che sostiene il sindaco Filippeschi si rivela, come abbiamo denunciato in tutti queste settimane, un grandissimo pasticcio. Grazie ad un nostro question time oggi la giunta ha reso noto che il dirigente ha ritenuto non congrua l’unica offerta che è stata presentata. Si tratta della proposta della Fondazione di Pisa pari a 5 milioni e 200 mila euro, con un ribasso rispetto al prezzo a base d’asta di 6 milioni e 200 mila euro, pari al 16,3%. Questa decisione conferma che il bando fatto dal Comune, che prevedeva un ribasso fino al 20%, era del tutto anomalo e di conseguenza nessuno si è preso la responsabilità di accogliere un’offerta che poteva prefigurare un danno erariale per il Comune. Una svendita costruita in fretta e furia in Consiglio Comunale che si risolve in un nulla di fatto, o meglio: il risultato è quello di aver l’ennesimo palazzo vuoto, mettendo invece gli uffici e il personale in grandissima difficoltà con traslochi non programmati e disagi enormi. Purtroppo però l’Amministrazione non sembra castigarsi e prendere atto dei gravi errori commessi, ma anzi annuncia un nuovo bando. Non vorremmo essere facili profeti anche questa volta prevedendo che il prezzo a base d’asta sarà ribassato rispetto ai 6,2 milioni (stima del valore dell’immobile fatta dagli uffici). L’unica cosa sensata sarebbe fermarsi e valutare seriamente un’operazione di svendita che è solo nociva per tutta la città.

Gruppo Consiliare Una città in Comune – Rifondazione Comunista
Francesco Auletta
Marco Ricci

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