Pisa, dispersione scolastica: denunciate 55 persone

28 marzo 2014, Pagina Q

Denunciate 55 persone per non aver mandato i propri figli minori a scuola. Sono genitori, o comunque persone esercitanti la patria potestà, individuati nel corso delle verifiche presso gli Istituti Scolastici delle Scuole Primarie e Secondarie dell’obbligo. Una trentina i bambini minorenni che, sebbene iscritti, quest’anno non hanno frequentato le lezioni.rom
L’indagine, disposta d’iniziativa dal Comando dei Carabinieri di Pisa, ha interessato i comuni di Pisa, Vecchiano, San Giuliano Terme e Calci. Ma è a Pisa che si concentrano tutti i casi di dispersione scolastica, che coinvolgono 30 bambini di origine rom residenti nei campi di Riglione e della Bigattiera: 37 le denunce che hanno raggiunto il primo campo, 18 invece il secondo.
Per i genitori è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per inosservanza degli obblighi dell’istruzione elementare e la segnalazione è stata trasmessa agli uffici dei Servizi Sociali al fine, si legge nella nota dei Carabinieri “di segnalare la problematica e adottare i provvedimenti ritenuti opportuni”.
“Dietro il fenomeno della dispersione scolastica – prosegue la nota – spesso si celano situazioni di disagio sociale e di degrado familiare, che gravano sul regolare sviluppo del minore e sulla sua effettiva integrazione all’interno del tessuto sociale. Non di rado, infatti, i minori che non vengono avviati alla scuola dell’obbligo, sono sfruttati per commettere reati”.
Duro il commento del sindaco Marco Filippeschi: “È inaccettabile e non si può in alcun modo tollerare una situazione del genere, a danno di bambini e bambine.Allo stesso modo non si possono, né si devono tollerare le illegalità che gravano sulla nostra città, lasciata da sola a convivere con squilibri evidentissimi e gravissimi e reati che si ripetono quali maltrattamenti di minori, furti, smantellamenti di impianti per carpire il rame e produzione di discariche abusive. Pisa chiede aiuto e chiede legalità”.
A gravare sulla dispersione scolastica è anche il mancato ripristino del servizio di trasporto scolastico per il campo dalla Bigattiera. Un’assenza che certo da sola non spiega la complessità del fenomeno della dispersione, ma che certamente contribuisce ad aumentarla.
A evidenziare una situazione non rosea nella politica di integrazione della popolazione di origine rom a Pisa è il dossier Figli dei “campi” in cui l’Associazione 21 luglio analizza la condizione dell’infanzia rom in emergenza abitativa in Italia. Un dossier che mette in stretta relazione le politiche di contenimento delle presenze e di sgombero e la frequenza scolastica dei minori.

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