Pisa, Profumo contestato due studenti feriti

FIRENZE.REPUBBLICA.IT
Protesta di un centinaio di ragazzi dei collettivi e precari all’esterno della Scuola Superiore Sant’Anna: all’interno il convegno con il presidente della scuola Giuliano Amato. Due manifestanti colpiti con manganellate e trasportati in ospedale
Un centinaio di studenti e precari dei collettivi pisani stavano manifestando dietro ad uno striscione per contestare i tagli del governo all’istruzione mentre Giuliano Amato e il ministro Francesco Profumo stavano parlando in un convegno alla Scuola Sant’Anna di Pisa. Poliziotti e carabinieri che presidiavano la cancellata dell’istituto, per altro chiusa, si sono lentamente avvicinati ai manifestanti. E’ cresciuta la tensione e le parti sono venute a contatto: tafferugli e cariche di alleggerimento. Due ragazzi sono rimasti feriti, probabilmente colpiti dai manganelli e sono stati portati via in ambulanza.
Alla scena ha assistito Federico Oliveri, ricercatore precario dell’Università di Pisa e candidato al consiglio comunale per Rifondazione Comunista: “E’ stata una cosa assurda”, racconta, “non c’era nessun motivo per avvicinarsi ai manifestanti che stavano solo protestando in modo civile e pacifico contro il ministro Profumo. Il cancello era chiuso e i poliziotti proteggevano ogni possibile accesso, non c’era nessun pericolo che i ragazzi potessero scavalcare. Vorrei che in questa città fosse ancora possibile esprimere il proprio dissenso senza essere presi a manganellate”.
Il ministro Francesco Profumo sta partecipando, con Giuliano Amato ad un convegno sul merito all’interno dell’istituto. I contestatori hanno scandito slogan contro il Governo e chiesto a gran voce di essere ricevuti dal “futuro premier Giuliano Amato”. Alcuni giovani dei collettivi autonomi universitari hanno cercato di entrare nella struttura in cui si svolge il convegno con Amato e Profumo, tentando di forzare una porta laterale della Sant’Anna.
In questo momento un’altra manifestazione si sta svolgendo a Pisa in piazza Garibaldi, ed è un “presidio di contrarietà” a cui partecipano anche i collettivi studenteschi per protestare contro il coinvolgimento delle scuole materne ed elementari nella giornata organizzata dalle forze armate, come ogni 23 aprile, in ricordo del maggiore pisano Nicola Sciardelli ucciso in Iraq. Una giornata di solidarietà per cui vengono organizzate varie iniziative in giro per la città.

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