Progetti e proposte per un’altra città: scriviamoli insieme! SECONDO APPUNTAMENTO

#Pisa2018 – Diritti in Comune

Progetti e proposte per un’altra città, scriviamole insieme!

SECONDO APPUNTAMENTO

Sabato 1 luglio, circolo arci Balalaika via Montanelli, 125

Ore 15.30 – 18.00: gruppi di Lavoro

– le opere pubbliche che servono
– patrimonio bene comune
– bilancio e giustizia fiscale
– Pisa – città della cultura diffusa
– economia locale e lavoro
– welfare municipale: diritti e tariffe

Ore 18.00:

Assemblea plenaria per definire le prime proposte programmatiche

A seguire:

APERICENA!

Con il primo appuntamento del 28 maggio, abbiamo aperto in città uno spazio in cui tutte le voci che chiedono diritti, dignità e e partecipazione possono incontrarsi per discutere e progettare Pisa 2018.
Per questo secondo appuntamento l’obiettivo è quello di cominciare a scrivere le prime proposte programmatiche per #Pisa2018

Gli ultimi 15 anni di amministrazione a Pisa: un modello che ha approfondito le disuguaglianze. E’ vero che questo è successo in tante altre realtà, frutto di una economia sempre più incentrata sulla rendita e sulla speculazione, ma è anche vero che l’amministrazione Filippeschi non ha fatto nulla per modificare la situazione, anzi questo modello è stato ampiamente sostenuto e condiviso, qui:

  • grandi opere inutili e costosissime per le finanze pubbliche, varianti urbanistiche a favore di speculazioni edil…izie agevolate anche dall’indulgenza verso le inadempienze dei grandi costruttori, tagli e riduzioni allo stato sociale, esternalizzazioni e appalti al ribasso…da una parte
  • dall’altra…. scarsissima attenzione all’emergenza abitativa, alle crisi occupazionali che hanno attraversato la città, all’incremento delle povertà, nessuna politica attiva per nuove opportunità occupazionali di qualità.

I dati sono incontrovertibili, Pisa si è impoverita, è aumentata la differenza tra i redditi più alti e gli altri, è diminuita la disponibilità di lavoro, la città è diventata sempre meno solidale.

Queste emergenze non si sono volute nemmeno vedere, anzi sono state nascoste con il velo ipocrita della legalità e della sicurezza, si sono cancellate partecipazione e rapporto tra amministrazione e cittadinanza. Si è di fatto voluto criminalizzare chi non sta nel recinto: gli emarginati, gli studenti fuorisede, gli immigrati, chi occupa gli spazi abbandonati cercando di rivitalizzarli…

Insieme dobbiamo cambiare Pisa, renderla vivibile e accogliente. Possiamo darle un nuovo slancio, mettendo al centro diritti, servizi pubblici, lavoro e solidarietà. Partiamo da qui per costruire la città di tutte e tutti che riqualifichi tutti i quartieri, che sviluppi una nuova economia, utilizzando le opportunità della ricerca e di un patrimonio culturale fruibile e diffuso, tutelando le risorse ambientali.

L’amministrazione deve essere a servizio della comunità: ci vuole un dialogo continuo con le strade, i quartieri e le piazze. Con chi vive la città.

Non partiamo da zero: da anni lavoriamo in questa direzione. E adesso possiamo andare Diritti in Comune!

Per farlo, vogliamo valorizzare il lavoro quotidiano di tutte le realtà e dei cittadini e delle cittadine che da anni costruiscono cittadinanza attiva nei quartieri mai riqualificati, nei luoghi della formazione e della cultura sempre più sviliti, nei posti di lavoro costantemente sotto attacco.

Con il primo appuntamento del 28 maggio, abbiamo aperto in città uno spazio in cui tutte le voci che chiedono diritti, dignità e e partecipazione possono incontrarsi per discutere e progettare Pisa 2018.

Primi promotori: Una città in comune, Rifondazione Comunista, Possibile, Sinistra Italiana

 

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