Protesta dei profughi alla Piaggerta. Il Prefetto chiarisca con urgenza la situazione

Dopo la visita di Tombolo nella giornata di mercoledì 21 maggio, oggi ci siamo recati nella struttura della Piaggerta all’interno del Parco di San Rossore anche per capire le ragioni che hanno portato i migranti che si trovano lì da settimane a protestare stendendosi lungo alcune vie all’interno del Parco.

Dal dialogo avuto con i migranti sono numerose le criticità di ragazzi che ormai da settimane vivono isolati dalla città senza che abbiano alcuna indicazione o prospettiva rispetto al loro futuro. Ritardi nella consegna dei documenti, scarsità di vestiti, ma soprattutto la mancanza di progettualità a partire dalla scuola per imparare l’italiano. Ma la cosa più grave che ci è stata riferita è che da quando sono arrivati non gli è mai stato corrisposto, come previsto dalla legge, da parte del soggetto gestore, ovvero la Paim, il pocket money di 2,50 euro al giorno.

Riteniamo che se ciò fosse vero saremmo di fronte ad un evidente abuso. Per questo chiederemo nelle prossime ore un incontro urgente al Prefetto per avere chiarimenti su quanto sta accadendo alla Piaggerta e le motivazioni per le quali non viene dato ai migranti il pocket money previsto dalla legge. E al contempo presenteremo una interpellanza in consiglio comunale. La manifestazione di oggi conferma come l’approccio emergenziale e la decisione di collocare i profughi alla Piaggerta piuttosto che a Tombolo rendendoli invisibili alla città sia una scelta sbagliata che va subito corretta con una programmazione che consenta di uscire realmente dall’emergenza.

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