Rom, sgomberi tra accuse e veleni. L’europarlamentare Spinelli contro la Prefettura. Il dottor Romeo: <Azioni condívise col Comune»

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Rom, sgomberi tra accuse e veleni. L’europarlamentare Spinelli contro la Prefettura. Il dottor Romeo: <Azioni condívise col Comune»

di GUGLIELMO VEZZOSI

PROPRIO nelle ore in cui il Comune di Pisa decide di varare – unico in Toscana e uno dei pochissimi in Italia – la tassa di scopo con la qpale si appresta a rastrellare 1,2 milioni dalle tasche dei pisani, apprendiamo che i milioni di euro – parecchi – destinati in questi anni all'integrazione dei rom sono in larga parte stati spesi inutilmente visto che l'obiettivo dell'integrazione resta per molti aspetti un miraggio. E' questo quello che emerge, nero su bianco, dal rapporto stilato dalla Società della Salute, ottenuto dal consigliere comunale di Forza Italia Gino Logli e pubblicato ieri dal nostro giornale. E' un'analisi senza veli su quanto sono costate le politiche per l'integrazione scolastica, i contributi all'affitto, i tentativi di rimpatrio volontario, con risultati molto spesso lontani dalle attese. IN QUESTA situazione il Comune, attraverso l'assessore Capuzzi, in accordo con la Prefettura, sta almeno cercando di mettere un freno al proliferare degli insediamenti abusivi – prontamente smantellati dalla polizia municipale che non di rado trova tra baracche e ricoveri di fortuna ingenti quantitativi di oro e preziosi oggetto di furti -, e prova a eliminare le situazioni più gravi anche dal punto di vista igienico-sanitario proponendo ai rom di spostarsi in appartamenti lasciando così situazioni precarie e ormai ingestibili.
LA SOCIETÀ della Salute ha censito 860 nomadi presenti oggi a Pisa, il cui numero si vorrebbe dimezzare portandolo a 400. Contro questa ipotesi si scaglia l'europarlamentare della lista Tsipras, Bargara Spinelli che attacca direttamente il viceprefetto vicario Massimo Valerio Romeo attraverso una lettera aperta nella quale parla di «dichiarazioni sconcertanti del viceprefetto prima ancora che in evidente contrasto con le normative nazionali e comunitarie in materia di discriminazione. In base a quale criterio e a quale legittimità ci si può arrogare il diritto di definire quante e quali persone sono 'sostenibile su un territorio? Né può essere taciuta la presenza di minori e donne incinte nei campi: persone vulnerabili la cui presenza, a suo dire, imporrebbe uno `smantellamento graduale' dei campi stessi».
CONTATTATO da La Nazione, ieri il dottor Romeo ha così risposto: «Non riesco a comprendere a cosa si riferisca l'eurodeputato Spinelli. A Pisa è stato definito un percorso, condiviso da Prefettura e Comune (istituzione che attraverso la Società della Salute censisce le dimensioni del fenomeno) per alleviare prima di tutto le condizioni di vita nei campi rom. In molti di essi si rasentano condizioni igienico-sanitarie inaccettabili anche in considerazione della presenza di bambini e donne in gravidanza. L'amministrazione ha promosso incontri con i rom e le associazioni e proposto soluzioni alternative quali lo spostamento in alloggi più decorosi e la conseguente eliminazione delle baracche fatiscenti. Vista la presenza di minori è stato interessato anche il tribunale di Firenze e tutto si svolge in un quadro di legittimità e legalità. Non c'è nessuna azione punitiva tanto che molti rom hanno accettato spontaneamente di aderire al progetto man mano che si sono trovati alloggi liberi (anche grazie alla collaborazione delle cooperative). Non ci saranno espulsioni di massa, cosa alla quale nessuno ha mai pensato e che non è comunque possibile».

22
I milioni spesi 2009-2011 Si tratta di soldi utilizzati per attività connesse a rimpatri, gestione dei campi, canoni di affitto

860
I rom presenti oggi a Pisa Tanti ne ha censiti la Società delta Salute. Il Comune vorrebbe portarti a 400 unità

500
Il contributo-rimpatrio Sono gli euro pagati a ciascun rom che decida di rientrare in patria. Si arriva a 1.500 a famiglia

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