Saint Gobain: emissioni di biossido di azoto oltre il limite. Serve un continuo monitoraggio della qualità dell’aria

Abbiamo appreso da Arpat che fino ad oggi le emissioni di NO2 dal camino della Saint Gobain Glass Spa non venivano monitorate perché supposte essere sotto il limite del 5% del totale.

Grazie alle verifiche di Arpat è emerso che in realtà ciò non è vero, e che il dato di emissione di questo inquinante è superiore.

In conseguenza di ciò la Provincia di Pisa con una Determinazione del 27 Novembre 2015 ha disposto che venga adeguato il sistema di monitoraggio in continuo per poter misurare anche le emissioni di biossido di azoto. Un fatto positivo e doveroso, ma non sufficiente.

Questa scoperta mette in luce come in tutti questi anni i cittadini di Porta a Mare e di tutta la città sono stati esposti ad un livello di inquinamento superiore a quello previsto. Allora la domanda che sorge spontanea è: che conseguenze può avere tutto ciò sulla nostra salute?

Crediamo che le istituzioni non possano, da qui in avanti, semplicemente limitarsi a monitorare, ma debbano dare una risposta di chiarezza e fare luce su quanto è avvenuto. I 90 giorni di tempo che la Provincia di Pisa ha dato alla Saint Gobain per adeguare la propria strumentazione stanno per scadere: chi controllerà l’efficacia dei provvedimenti? E cosa succederà se le emissioni continueranno ad essere superiori al 5%?

Se consideriamo che il quartiere di Porta a Mare in questi anni ha anche avuto un notevole incremento di traffico a causa della realizzazione di IKEA, della Coop, e di nuove residenze, ci rendiamo conto di come sia stato sbagliato rimuovere la centralina di rilevamento della qualità dell’aria presente nel quartiere. Non solo, questo episodio evidenzia il fatto che non è sufficiente controllare le emissioni, ma è necessario monitorare costantemente la qualità dell’aria che i cittadini e le cittadine respirano.

Oggi abbiamo presentato un’interpellanza affinché anche il Comune di Pisa si faccia garante della salute dei propri cittadini occupandosi della questione, e affinché sia risolto al più presto il problema della carenza di un sistema del monitoraggio della qualità dell’aria dei quartieri periferici a partire dall’installazione di centraline mobili per il rilevamento della qualità dell’aria a Porta a Mare e a Riglione-Oratoio: una richiesta quest’ultima votata all’unanimità dal Consiglio comunale nel gennaio del 2015 sulla base di una mozione di iniziativa popolare promossa proprio dal Circolo di Rifondazione Comunista di Porta a Marte, e ad oggi rimasta disattesa.

Una città in comune
Partto della Rifondazione comunista

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