Scuola negata ai bambini, denunciati i genitori

venerdì 27 giugno 2014, TIRRENO PISA Pagina: II

Scuola negata ai bambini denunciati i genitori

Decine di casi scoperti dai carabinieri nei controlli con i dirigenti scolastici Nella stragrande maggioranza la dispersione riguarda famiglie rom

La dispersione scolastica è spesso sinonimo di degrado sociale e una porta d’accesso verso bullismo, uso di droghe e le più disparate forme di microcriminalità che trovano spesso linfa vitale da minorenni che vengono sottratti al mondo della scuola.
Pisa non fa eccezione e la presenza dei campi nomadi esistenti ai margini della città costituisce un fattore di rischio aggiuntivo che sul territorio incide significativamente.
E quanto emerso da una serie di mirati servizi disposti dai carabinieri durante l’anno scolastico appena concluso.
«I casi di maggiore rilievo spiegano dal comando provinciale dell’Arma – sono emersi a Pisa, dove la Compagnia guidata dal maggiore Stefano Bove ha denunciato 55 persone, tutti genitori o esercenti la patria potestà di minori domiciliati negli insediamenti roan di Riglione e San Piero a Grado, perché non inviavano i loro figli a scuola violando l’obbligo di istruzione elementare dei minori. Sono stati anche attivati i servizi sociali».
Altri casi sono emersi a Pontedera, Navacchio e Ponsacco (6 persone denunciate) e approfondimenti sono in corso a Bientina. Negli istituti dell’area sanminiatese è stata accertata la dispersione scolastica di 12 minori, di cui 3 italiani e 9 stranieri, con accertamenti ancora in corso nei confronti dei genitori.
Un caso a Riparbella, dove sono stati denunciati due coniugi marocchini che non mandavano i loro due figli di 6 e 8 anni a scuola.
Spiegano al coniando provinciale: «L’auspicio è di riuscire a incidere i maniera
sempre più significativa per il contenimento di tale fenomenologia delittuosa che, come sopra evidenziato, può dar luogo a pericolose forme di criminalità indotta. In tale contesto, si coglie l’occasione per ringraziare i dirigenti scolastici che hanno collaborato con l’Arma nell’individuazione dei casi descritti e di altre attività più marginali».
Non di rado, infatti, i minori che non vengono avviati alla scuola dell’obbligo, sono sfruttati per commettere reati, soprattutto di tipo predatorio, ma anche dislocati ai vari incroci e dinanzi ai centri commerciali per l’accattonaggio.
Noti sono mancati, anzi sono risultati piuttosto frequenti, i casi in cui i minori sono stati sorpresi alla guida di veicoli non coperti da assicurazione e senza aver preso la patente. Nel 2013 la Compagnia di Pisa ha deferito sessantaquattro persone per lo stesso reato: non aver inviato i figli a scuola nell’anno scolastico 2012/2013.

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