Stop immediato alla nuova pista di Peretola: il Comune difenda gli interessi collettivi

E intanto, un dossier alla Presidenza della Repubblica

Siamo da sempre stati contrari alla nuova pista di Peretola: una grande opera inutile, che distruggerà un territorio e che serve solo agli interessi speculativi di quel mix di poteri politico-economico-finanzariari che ruotano intorno al PD, a Renzi e alla sua corte dei miracoli, ben rappresentata anche dal nuovo presidente di Toscana Aeroporti: Marco Carrai. Corporacion America Italia, proprietaria degli aeroporti toscani, è finanziatrice della Fondazione Open, non casualmente definita nei gironi scorsi come la “cassaforte” di Renzi. E Renzi trova 150 milioni di euro, pubblici, per finanziare la nuova pista di Peretola…

Tutte le nostre critiche e obiezioni di sempre all’operazione sono attuali, e questa volta sono emerse attraverso le denunce di altri documenti ufficiali (si vedano i documenti:  Studio di Impatto Ambientale Regione Toscana e  parere tecnico del Ministero dell’ambiente) . L’intreccio di finanza, affari e politica emerge dai giornali. I tecnici che hanno valutato lo Studio di Impatto Ambientale per la nuova pista hanno potuto misurare invece in modo tangibile l’arroganza della proprietà. Perché di cos’altro si può parlare quando per la Valutazione di Impatto Ambientale viene presentato uno studio palesemente inadeguato?

Gli uffici del Ministero e della Regione si sono trovati tra le mani documentazione inconsistente, vaga, quando non reticente. Dal parere tecnico del Ministero emerge immediatamente una cosa: si richiedono integrazioni di “primaria importanza” per più di 13 pagine (su 16 complessive). Anche a causa della loro rilevanza, non è possibile qui riassumerle tutte e vogliamo provare a sottolineare “solo” le richieste più significative:

  1. chiarire le incongruenze tra la proposta di 2.400 m e la previsione di 2000 metri approvata nel PIT ;
  2. esplicitare in modo chiaro e dettagliato le interazioni, le correlazioni, e la coerenza delle opere idrauliche con gli altri progetti attesi. E qui si parla di “noccioline”: la terza corsia sull’autostrada, l’inceneritore, le opere e i piani contro il rischio idraulico e le alluvioni. Per tacere di altri aspetti, tra cui la pianificazione dei comuni interessati.
  3. fornire un dettaglio progettuale e produrre studi adeguati e dettagliati sugli impatti rispetto a componenti ambientali strategiche: dall’ambiente idrico alle componenti aria (compresi gli inquinanti, e relativi possibili impatti sulla salute), rumore e vibrazioni, aspetti naturalistici. Colpisce il fatto che le richieste di integrazione riguardano lacune gravi, quando non gravissime. Contenuti che sono indispensabili e dovrebbero essere scontati. Insomma, il tenore delle richieste è tale da prefigurare la necessità di rifare da capo lo Studio di Impatto.

Anche il parere “regionale” evidenzia, nei suoi contenuti, criticità pesanti. Una per iniziare: per la procedura di Valutazione di Impatto è necessario il progetto definitivo e non è sufficiente un semplice Master Plan. E inoltre: una sfilza di “carenze relative sia agli aspetti programmatici e progettuali che agli aspetti ambientali”: dalla mancanza di un dettaglio sufficiente sul piano progettuale, alla lacuna sull’analisi degli effetti del nuovo aeroporto e del piano di rischio, alle insufficienze relative alla valutazione degli effetti sul sistema idrico e l’assetto idraulico, sul sistema infrastrutturale, sulle componenti naturalistiche e paesaggistiche, e via e via. In una serie di concordanze col parere espresso dal Ministero e ulteriori e rilevanti puntualizzazioni.

E’ evidente per quanto esposto che Il Comune di Pisa debba svolgere su questa materia le funzioni previste dalla normative vigenti a partire dalla tutela degli interessi collettivi (che, ci sembra ovvio, non sono quelli di Corporacion America): agisca secondo il principio di imparzialità!

Il sindaco deve chiedere alla assemblea dei soci di Toscana Aeroporti di inserire all’ordine del giorno la richiesta di ritiro immediato del progetto della nuova pista di Peretola. La stessa azione deve essere intrapresa da parte della Regione.

Su indicazione del sindaco Filippeschi, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, la maggioranza ha bocciato la discussione urgente sulla mozione da noi presentata in cui si chiedeva di dare seguito a questo dispositivo, e il Consiglio comunale si riunirà solo nella seconda settimana di settembre per decisione della maggioranza, mentre i vertici di Toscana Aeroporti anche in questi giorni hanno ribadito l’avvio dei lavori per la nuova pista entro il mese di agosto. Per questa ragione, noi invieremo già nei prossimi giorni un dossier con tutti questi rilievi al segretario della Presidenza della Repubblica: perché sia rispettata la nostra Costituzione e l’opera non venga realizzata

Una città in comune

Federazione provinciale Rifondazione Comunista Pisa

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