Terreni del porto a Marina di Pisa: no all’ennesimo “regalo” dell’amministrazione Filippeschi alla Boccadarno

Ci auguriamo che il sindaco Filippeschi e la giunta smentiscano immediatamente l’indirizzo che sembrano essere intenzionati ad assumere, in base alla relazione diffusa sulla stampa locale, riguardo ai rapporti con la Boccadarno Porto di Pisa spa: un indirizzo in base al quale l’amministrazione comunale chiederebbe alla società solo l’indennità di occupazione e non l’acquisto delle aree, come invece previsto dalla convenzione, “vista la situazione patrimoniale delle società coinvolte”.

Tutto ciò è in aperto contrasto con la nota fornitaci il 16 marzo dal Segretario generale e dal Dirigente dell’Avvocatura civica, Caponi, nella quale si fa, invece, esplicito riferimento all’obbligo da parte della Boccadarno Porto di Pisa spa di acquistare, per un importo pari ad un milione di euro, le aree che ad oggi sono ancora di proprietà comunale, nonostante la società le abbia occupate e irreversibilmente trasformate. Non possiamo non pensare a cosa accadrebbe a qualsiasi cittadino che recintasse un’area pubblica e che addirittura la comprendesse in un’opera edilizia realizzata in area privata.

L’eventuale “condono” alla Boccadarno sarebbe un ulteriore schiaffo al Consiglio comunale che nel dicembre del 2014 ha approvato un ordine del giorno presentato dal nostro gruppo consiliare in cui si dava mandato al Sindaco e alla Giunta di intraprendere tutte le iniziative necessarie per incassare dalla società sia l’indennità di occupazione sia il rispetto delle obbligazioni contrattuali, ovvero l’acquisto delle aree, previste dalle convenzioni, per un valore di circa 4 milioni di euro.

L’amministrazione non solo non ha ottemperato ai suoi doveri nel riscuotere milioni di euro dovuti da lungo tempo dalla Boccadarno Porto di Pisa spa, ma non ha neanche intentato in tutti questi anni una causa nonostante le palesi e ripetute inadempienze della società. Nonostante tutto questo oggi l’intenzione del Comune sarebbe quella di non chiedere nemmeno l’acquisto delle aree nonostante vi sia un chiaro obbbligo.

E’ evidente ancora una volta come questa amministrazione sia scandalosamente forte con i deboli e debole con i forti. Mentre ai grandi imprenditori la giunta Filippeschi è pronta a concedere”sconti” milionari; per chi occupa case o libera spazi abbandonati riqualificando immobili pubblici lasciati al degrado, o è moroso incolpevolmente magari perchè ha perso il lavoro si procede con sgomberi e denunce. Ma di quale legalità parla l’amministrazione Filippeschi? La legalità che tutela la rendita e il profitto e non l’interesse pubblico?.
E’ evidente che se la giunta proseguisse su questa strada si potrebbe prefigurare un consistente danno erariale su cui poi saranno le autorità competenti a dover fare tutte le verifiche.

Una città in comune
Partito della Rifondazione Comunista

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