Una città in comune non è soltanto il nome della nostra lista.
Uno dei suoi significati è proprio quello di voler portare i cittadini dentro il palazzo, aprire le porte e spalancare le finestre contro le troppe ombre che ancora lo caratterizzano.
Per questo oggi pubblichiamo la lettera con cui il dirigente Aiello comunica ai consiglieri comunali di opposizione che non ha nessuna intenzione di consegnare la relazione sull’andamento dei lavori del progetto PIUSS delle “ex stallette”.
Questa relazione dovrebbe descrivere l’andamento dei lavori che, a seguito del fallimento della ditta vincitrice della gara d’appalto, dovranno essere assegnati alla seconda classificata. Con un esborso aggiuntivo di 400.000 euro a carico del Comune.
Ci sembra incredibile, ma dopo l’annuncio dell’Assessore Serfogli, durante il Consiglio Comunale del 7 Ottobre, abbiamo chiesto la relazione nell’ordine a: D.ssa Angela Nobile – Segretario Generale; Ass. Andrea Serfogli – Assessore ai lavori pubblici, Ing. Michele Aiello – Responsabile Unico del Procedimento. Ma dopo un gioco di scaricabarile durato tre settimane, non abbiamo ancora ricevuto questa relazione.
Al termine di questo percorso abbiamo deciso di recarci, nella giornata di lunedi 28, dal Prefetto di Pisa per comunicare questa inaccettabile situazione.
A tutto ciò si risponde che la relazione non sarà divulgata perché non è ancora nella versione definitiva. Ma allora perché protocollarla? Perché inviarla alle massime autorità dell’Amministrazione comunale? E ancora: è accettabile che questo diniego arrivi solo dopo che ci siamo recati in Prefettura?
Questa lettera del dirigente Aiello è l’ennesimo scaricabarile che non sposta di una virgola il diritto di tutti i Consiglieri Comunali ad aver accesso a tutti gli atti non secretati – perchè teniamo a ribadirlo il dirigente non ha secretato l’atto – e questo diritto deve essere rispettato: da chiunque.
A questo link è possibile scaricare la lettera dell’Ing. Aiello
http://unacittaincomune.it/wp-content/uploads/2014/10/Stallette-chiarimenti-in-merito.pdf