Variante al Piano di Gestione delle tenute di Tombolo e Coltano

In vista della discussione in Consiglio Comunale sulla Variante al Piano di Gestione delle tenute di Tombolo e Coltano abbiamo presentato questi 4 ordini del giorno:

 

OdG 1: Accessi pubblici alla golena d’Arno (Capitolo V, art. 76.3)

Il Consiglio Comunale

Preso atto che

  • l’art. 76 – “zona delle unità di servizio nautico” del Capitolo V delle Norme di Attuazione del Secondo Piano di Gestione delle tenute di Tombolo e Coltano, così come modificate dal documento di “Aggiornamento parziale della normativa del Secondo Piano di Gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano”, adottato con Delibera del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli n° 44 del 29 Luglio 2013, tende a dare un “assetto definitivo ambientalmente sostenibile e paesaggisticamente adeguato” all’area della golena d’Arno;
  • ed in particolare che al comma 3 si prevede che eventuali ristrutturazioni di tali unità “potranno essere autorizzati solo sulla base di un progetto di riqualificazione esteso a tutta l’area interessata dalla singola unità di servizio nautico” e che “le unità aventi fronte fiume o fronte strada superiore a 70 metri, dovranno prevedere, all’interno dei progetti di riqualificazione suddetti, di mettere a disposizione un corridoio per il pubblico accesso alla sponda (…) della larghezza almeno metri 2, opportunamente separato dall’area utilizzata per l’attività e di libero accesso con affaccio sul fiume”,

evidenziato che

  • pur condividendo la finalità della misura, la previsione di corridoi di soli 2 metri limiti di fatto molto il libero accesso perché tali dimensioni non permettono di fruire pienamente di un’area, e probabilmente nemmeno di vederne l’esistenza;
  • è prevedibile come sia difficile garantire un’adeguata gestione di tali corridoi, che potrebbero diventare facilmente poco praticabili, impedendo di fatto il libero accesso con affaccio sul fiume;
  • la soluzione proposta nel dispositivo non favorisce una ricomposizione paesaggistica delle visuali che si potrebbero avere dalla Golena d’Arno.

Ritenuto che

  • Sia più utile avere un numero minore di aree pubbliche aventi una superficie maggiore, piuttosto che una serie di corridoi difficilmente fruibili;
  • Sia più idonea una soglia limite di fronte strada o fronte fiume di 50 m, in modo da rivolgersi ad un maggior numero di attività,

 dà pertanto mandato al Sindaco e alla Giunta

di presentare un’osservazione volta ad individuare alcune aree particolarmente idonee a favorire una fruizione piena della sponda al pubblico, aree che dovranno andare a costituirsi attraverso la cessione di una fascia di 2 metri per ogni unità di servizio nautico aventi fronte fiume o fronte strada superiore a 50 metri, anche tramite meccanismi perequativi.

Marco Ricci – Una città in Comune – PRC

Francesco Auletta – Una città in Comune – PRC

 

 

OdG 2: Pista ciclabile in golena d’Arno (Capitolo V art. 77.2)

 

Preso atto che

  • all’art. 77 – Aree a verde del Capitolo V delle Norme di Attuazione del Secondo Piano di Gestione delle tenute di Tombolo e Coltano, così come modificate dal documento di “Aggiornamento parziale della normativa del Secondo Piano di Gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano”, adottato con Delibera del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli n° 44 del 29 Luglio 2013, al comma 2 si conferma la possibilità di realizzare una pista ciclabile nella fascia lungo il Viale D’Annunzio;

 

considerato che

  • tale pista ciclabile permetterebbe una maggiore fruibilità delle aree golenali della sponda sinistra del fiume Arno, attualmente sottratta alla libera fruizione turistico ricreativa;
  • per non diminuire ulteriormente la sezione della carreggiata di Viale D’Annunzio, e per permettere una realizzazione in sicurezza di tale pista ciclabile, la zona più idonea risulta la fascia tra il filare di alberi e le unità di servizio nautico (in golena);
  • che attualmente non esiste lo spazio idoneo alla realizzazione di tale pista, ma che potrebbe essere facilmente ricavato da un arretramento rispetto al fronte strada delle recinzioni delle suddette unità di servizio nautico;

 

 dà pertanto mandato al Sindaco e alla Giunta

di presentare un’osservazione volta ad inserire nelle condizioni vincolanti ai fini del rilascio del permesso agli interventi di ristrutturazione di cui all’art.76 comma 3, la cessione a titolo compensativo di una fascia della larghezza di 3 metri a partire dal piede dell’argine.

Marco Ricci – Una città in Comune – PRC

Francesco Auletta – Una città in Comune – PRC

 

 

OdG 3: Insediamenti produttivo (Capitolo VI art. 80.4)

Il Consiglio Comunale

Preso atto che

  • l’art. 80.4 – “zona di recupero edilizio ed urbanistico funzionale produttiva” del Capitolo VI delle Norme di Attuazione del Secondo Piano di Gestione delle tenute di Tombolo e Coltano, così come modificate dal documento di “Aggiornamento parziale della normativa del Secondo Piano di Gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano”, adottato con Delibera del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli n° 44 del 29 Luglio 2013, prevede l’ammissibilità di interventi sino alla ristrutturazione edilizia, con l’ulteriore possibilità di interventi di demolizione e ricostruzione con ricostruzione non fedele e diverso posizionamento sul lotto di pertinenza del ricostruito;

 

Considerato che

  • nel caso di realizzazione di tali interventi sono previsti limiti e oneri, tra cui la cessione a titolo gratuito all’Ente Parco, di terreni ubicati all’interno della Riserva naturale di Cornacchiaia e/o terreni limitrofi alla Riserva entro un raggio di 1 Km dal perimetro della stessa;
  • tali vincoli sono imposti perché a tali aree sia “garantita la conservazione e la corretta gestione naturalistica o la ricostituzione di ambienti naturali umidi e planiziali”;

 

Tenuto conto che

  • La crisi in corso ormai da anni a reso sempre più difficile il concretizzarsi di nuovi insediamenti produttivi, che quelli realizzati sono per buona parte ancora vuoti (es. Area Sviluppo Navicelli Spa), e che quelli realizzati sono stati in buona parte abbandonati (es. Ospedaletto);

 dà  mandato al Sindaco e alla Giunta

  • di prevedere l’eliminazione della suddetta previsione di “zona di recupero edilizio ed urbanistico funzionale produttiva”, anzi favorendo, laddove possibile, il trasferimento delle attività che si trovano nella zona di recupero in altra zona non prossima all’area protetta, in modo da eliminare anche gli attuali disturbi agli ecosistemi, alla flora e alla fauna del Parco.
  • Di trovare altra forma per mantenere l’obiettivo condiviso di cessione al Parco delle aree appartenenti alla Riserva naturale di Cornacchiaia, affinché possano essere pienamente messi in atto da parte del Parco tutti gli interventi atti alla conservazione di habitat e specie presenti nell’area.

Marco Ricci – Una città in Comune – PRC

Francesco Auletta – Una città in Comune – PRC

 

 

Odg 4: Mobilità (Allegato 1 art. 2)

 

 

Il Consiglio Comunale

Premesso che

  • all’art. 2 – Viabilità esistenti adaguabili dell’Allegato I delle Norme di Attuazione del Secondo Piano di Gestione delle tenute di Tombolo e Coltano, così come modificate dal documento di “Aggiornamento parziale della normativa del Secondo Piano di Gestione delle Tenute di Tombolo e Coltano”, adottato con Delibera del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli n° 44 del 29 Luglio 2013, si dettano le condizioni da rispettare per l’adueguamento dei sedimi stradali già esistenti.

 

considerato che

  • ogni estate si ripropone il problema del numero eccessivo di auto che tentano di raggiungere, o lasciare (la sera) il litorale pisano;
  • che puntualmente ogni estate si ripropone la polemica dell’utilizzo delle cosiddette “strade bianche” come via di scorrimento alternativo per le auto private;
  • considerando anche che tale proposta, oltre che fortemente dannosa all’ambiente è anche scarsamente efficace nella soluzione dei problemi di traffico eccessivo;

 dà pertanto mandato al Sindaco e alla Giunta

  • di presentare un’osservazione volta ad rafforzare la volontà espressa dal Parco di tutela impedendo la pavimentazione con bitumi;
  • cercare soluzioni alternative per il problema della mobilità nei periodi di massimo estivi, che guardino alla mobilità collettiva e sostenibile.

Marco Ricci – Una città in Comune – PRC

Francesco Auletta – Una città in Comune – PRC

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