Negli ultimi sei mesi la Prima commissione consiliare permanente ha valutato e affrontato serratamente le osservazioni alla cosiddetta “variante di monitoraggio”. Nella giornata di domani però, il Consiglio Comunale liquiderà questo lavoro con una discussione molto superficiale, perché la Giunta ritiene necessario, proprio nella fase conclusiva e decisiva, correre e approvare.
La maggioranza ha infatti deciso di organizzare una seduta fiume del Consiglio Comunale sin dalla mattina e senza orario di chiusura – con l’ evidente impossibilità di partecipare per quei consiglieri che non godono di permessi sul lavoro – con tempi degli interventi pesantemente contingentati e impedendo di fatto ai gruppi consiliari di intervenire su tutti gli argomenti. Questo significa svilire inutilmente il lavoro fatto fino ad oggi.
Eppure le decisioni in ballo non sono di poco conto. L’amministrazione Filippeschi prosegue anche in questo caso lungo la strada sbagliata intrapresa nel 2009, confermando quasi tutte le previsioni precedenti. Complice però la crisi immobiliare non si prevedono nuovi maxi-interventi, anche perché la maggior parte delle aree cittadine erano già state “occupate” precedentemente con megaprevisioni. Tuttavia, seppur limitate, ci sono anche alcune previsioni aggiuntive.
Ciò che colpisce è la scelta di continuare a cedere a un modello “fallimentare” di urbanistica contrattata. E’ in questo quadro che va letta la decisione di rinnovare numerose previsioni, tra cui: il nuovo stadio ad Ospedaletto, la lottizzazione su via di Gello, la cittadella dello sport a Gagno, le aree di San Cataldo. Tutti esempi di previsioni che non rispondono ai bisogni della città ma solo agli interessi dei proprietari (compreso il Comune).
Inoltre si continua a immaginare la valorizzazione immobiliare come unico strumento della riqualificazione di aree e volumetrie non più utilizzate dagli enti pubblici: la vecchia USL di via Zamenhof, il polo universitario dell’ex-Asnu in Via Emanuele Filiberto, la Facoltà di Veterinaria; e dai privati, come nel caso della ex Piaggio di via Vespucci a cui si concedono ulteriori premi volumetrici.
Insomma nessun passo indietro a fronte di una idea di sviluppo della città sconfessata dai fatti. Infatti ciò che è ancora peggio, dal nostro punto di vista, è che non venga fatta alcuna proposta nuova che possa portare a sbloccare situazioni che si trascinano da anni senza soluzioni all’orizzonte. Si rinuncia completamente al ruolo propositivo dell’ente pubblico, senza realmente andare incontro ai bisogni della città.
Il nostro gruppo consiliare ha avanzato attraverso alcuni emendamenti delle proposte che vanno, invece, in questa direzione. Proponiamo: 1) di cancellare la previsione della realizzazione del nuovo stadio a Ospedaletto, 2) di cancellare la previsione della realizzazione di a nuova piscina da 50 metri accanto al Palazzetto dello Sport prevedendo al contempo di modificare la destinazione dell’area dove si trova l’attuale piscina, al fine di consentirne la ristrutturazione, a questa funzione e non a parcheggio come è attualmente; 3) di cancellare la previsione della realizzazione della cosiddetta Cittadella dello sport tra via Pietransantina e via San Iacopo.
Inoltre per risolvere uno scandalo che si protrae da decenni, abbiamo avanzato la nostra proposta sul parco-memoriale del lungarno Galilei: un’idea sostenuta da una petizione popolare sottoscritta da più di 1500 cittadine e cittadine e supportata anche da un appello sottoscritto da esponenti del mondo della cultura, tra cui Salvatore Settis, ma anche all’ANPI della provincia Pisa.
Infine rilanciamo sulla questione del futuro delle caserme e del loro utilizzo pubblico. Questa variante prende finalmente atto che, come denunciamo da anni, il “Progetto caserme” è fallito e occorre aprire un dibattito pubblico prima che l’amministrazione pensi di siglare nuove intese con il Demanio e il Ministero. Su questo chiederemo subito che si attivino le procedure attraverso il federalismo demaniale per il trasferimento al comune del Distretto 42, tornato nell’abbandono dopo lo sgombero, su cui esiste un progetto di riutilizzo partecipato del Municipio dei Beni Comuni che la maggioranza ha ignorato.
Pensiamo, quindi, che sia necessaria una inversione di tendenza e la richiesta che viene dalla cittadinanza di un minore consumo di suolo debba consistere da un lato nel cancellare previsioni inutili e dannose elaborate nel 2009 e dall’altro nel ripensare l’esistente, senza fermarsi di fronte al diritto alla rendita e alla speculazione di proprietari che tengono abbandonate aree e palazzi per anni in attesa di monetizzare il loro valore, senza curarsi minimamente del bene comune.
Una città in comune
Rifondazione comunista
Questi sono i nostri emendamenti
1. Rudere Lungarno Galilei
2. Stadio Ospedaletto
Scheda Norma 36.1 Ospedaletto Via Emilia 3
Alla luce del mutato contesto sportivo e edilizio, considerato il Piano Strutturale Intercomunale in via di approvazione, si propone di eliminare ogni riferimento al nuovo stadio tra le destinazioni previste della scheda norma.
3. Stadio Attuale
Scheda Norma 9.3 – P.ta a Lucca – Arena Garibaldi
Alla luce dell’emendamento n.2, venendo a mancare una nuova area di previsione per la realizzazione del nuovo stadio cittadino, si propone di esplicitare che la nuova destinazione d’uso ha efficacia dal momento della in cui si sia trovata altra collocazione allo stadio, non più prevista nella Scheda Norma 36.1
4. Cittadella dello Sport
Scheda Norma 12.1
Alla luce delle mutate esigenze sportivo edilizie, considerato il Piano Strutturale Intercomunale in via di approvazione si propone di eliminare la scheda, riportare a zona di rispetto, agricola e verde attrezzato.
5. Piscina Comunale
Scheda Norma: NO
Modifica cartografica: si proporre una modifica cartografica che includa l’attuale piscina comunale nell’area del verde sportivo. Questo sanerebbe una situazione di irregolarità per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione e gestione dell’impianto sportivo.