Vendita Palazzo ex-Telecom, la maggioranza diserta e sabota la seduta della prima commissione di controllo e garanzia

La maggioranza fa saltare la seduta di questa mattina alle 11 della Prima commissione di controllo e garanzia in cui si doveva discutere tra gli altri temi del bando di vendita del palazzo ex-Telecom, disertando in massa la riunione e senza mandare alcuna giustificazione per la propria assenza.

Presenti alla seduta solo le forze di minoranze, che proprio nella giornata di ieri avevano anche proposto in consiglio comunale una mozione urgente perché questa vicenda sempre più critica venisse discusse nelle sedi consiliari; una proposta che la maggioranza aveva bocciato.

“Si tratta di un comportamento istituzionale inaccettabile – denunciano i commissari delle forze di minoranze – da parte del Pd, dei Riformisti per Pisa e della Lista Civica, in particolar modo stigmatizziamo la continua assenza del vicepresidente Di Stefano che invece ricoprendo questo ruolo dovrebbe svolgere una funzione di garanzia all’interno della commissione”.

“Riteniamo molto grave – aggiungono le opposizioni – che le forze politiche che sostengono il sindaco Filippeschi impediscano scientificamente un confronto su quella che è una vera e propria svendita del Palazzo ex-telecom. Non possiamo, infatti, definire altrimenti l’offerta di 5 milioni e 200 mila della Fondazione Pisa per l’acquisto dell’immobile a fronte di una base d’asta di 6 milioni e 200 mila euro”.

“Il boicottare la discussione in consiglio comunale e in commissione è funzionale a che la giunta possa decidere su questa svendita, una giunta che questa settimana si riunisce per ben tre volte per cercare di mettere una pezza su una vicenda che fa acqua da tutte le parti”.

Francesco Auletta, una città in comune-prc

Raffaele Latrofa, Ncd

Maurizio Nerini,  Noi adesso Pisa

Elisabetta Zuccaro, Movimento 5 stelle

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