Registriamo il grave episodio che ha visto il crollo di una parete di un capannone abbandonato nell’area ex-Galazzo.
Nella speranza che nessuno sia rimasto sepolto dalle macerie, evidenziamo come oggi si manifesti in tutta la sua pericolosità la scelta di lasciare aree abbandonate, in particolare da parte di soggetti privati, in attesa di rendite più o meno speculative.
Diciamo da tempo che il recupero delle aree abbandonate deve essere una priorità, condizione indispensabile per poter pensare di urbanizzare nuove aree. Nella zona industriale dei Navicelli è avvenuto esattamente il contrario: a fronte di numerosi capannoni con relativi terreni abbandonati, si è urbanizzata ex novo un’area di 700.000 mq per la realizzazione di nuovi capannoni. Le previsioni per quelle aree dovevano servire a sviluppare l’artigianato e servizi legati alla cantieristica, ma poi si è proceduto a cambi di destinazioni d’uso ad area commerciale (Ikea). Purtroppo il degrado e il pericolo non dipendono da cause di forza maggiore, ma dalle logiche della rendita fondiaria, degli interessi privati e da scelte ben precise di governo del territorio, che noi denunciamo.