Di seguito la mozione presentata al consiglio comunale di Pisa dal consigliere di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Possibile)
Mozione urgente: “Per l’abrogazione dei decreti sicurezza e l’immediato annullamento delle multe agli operai della Tintoria Superlativa di Prato”
Premesso
– che con Legge 1° dicembre 2018 n. 132 è stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 recante “Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell’interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”;
– che con Legge 8 agosto 2019, n. 77, è stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 14 giugno 2019, n. 53, recante “Disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica”;
Ricordate le ventuno multe, ciascuna di importo compreso fra i 1000 e i 4000 euro, notificate ai manifestanti che lo scorso 16 ottobre hanno partecipato allo sciopero indetto dal sindacato Si Cobas alla tintoria Superlativa di via Inghirami a Prato, per un totale di 84.000 euro;
Ricordato che tra le persone multate vi sono i lavoratori in sciopero della tintoria Superlativa, i colleghi di altre aziende e due studentesse delle scuole superiori, intervenuti per portare la loro solidarietà agli operai che protestavano per le condizioni di lavoro nell’azienda;
Ricordato che, in occasione dello sciopero menzionato, la delegata sindacale Sarah Caudiero è stata ferita ad un piede da un’auto in uscita dalla tintoria Superlativa che aveva forzato il sit-in degli operai;
Ricordato che le sanzioni sono state elevate dalla Questura di Prato, che per la prima volta in Italia ha applicato le modifiche introdotte dall’art. 23 della Legge Salvini n. 132 del 2018 per sanzionare il blocco stradale, come riportato tra i riferimenti di legge citati nel verbale di contestazione;
Ricordato che, nel corso degli ultimi anni, l’ attività della tintoria Superlativa è stata sospesa più volte a causa del ricorso accertato a lavoro nero ed altre irregolarità, compresi turni massacranti, indennità non riconosciute e ritardi nei pagamenti;
Ricordato che i lavoratori erano in sciopero perché non ricevevano lo stipendio da sette mesi e perché l’azienda non aveva rispettato l’accordo sindacale sottoscritto a luglio, che avrebbe dovuto aprire un percorso di regolarizzazione in un contesto di diffuso sfruttamento della manodopera;
Ricordato che i lavoratori in sciopero sanzionati dalla Questura di Prato stavano denunciando, con la loro protesta, situazioni di sfruttamento ed illegalità imprenditoriale all’interno della loro azienda: lavoro nero, lavoro grigio, evasione dei CCNL, turni di 12 ore al giorno per sette giorni la settimana, negazione di diritti elementari come quelli alla malattia e alle ferie, paghe da fame che in molti casi non superano i 1000 euro mensili;
Ricordato che le condizioni che i lavoratori, insieme al sindacato, denunciavano, sono state recentemente confermate da un nuovo controllo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro che per la terza volta in quattro anni ha proceduto alla sospensione dell’attività e all’apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica per sfruttamento;
Ritenuto che l’applicazione del Decreto Salvini contro le legittime proteste dei lavoratori lede le fondamentali libertà democratiche e contrasta con il diritto di sciopero e di protesta, configurandosi come una pericolosa misura di limitazione del diritto al dissenso e alla denuncia di condizioni di sfruttamento e dunque come un pericoloso attacco alle libertà individuali;
Ritenuto che la vera sicurezza è ottenere il rispetto dei diritti fondamentali e della dignità del lavoro all’interno di tutti i luoghi di lavoro, compresi i capannoni industriali del distretto pratese.
Ritenuto necessario rafforzare ulteriormente le iniziative volte a ottenere il rispetto del diritto del lavoro nel distretto industriale pratese e nell’intera regione;
Ritenuto necessario che le istituzioni locali esprimano la propria solidarietà agli operai e alle altre persone sanzionate e allo stesso tempo si attivino presso Prefettura di Prato e Ministero degli Interni per manifestare la propria ferma posizione e ottenere l’immediato ritiro delle multe;
Ritenuto necessario che il Comune di Pisa si attivi presso il Governo affinché siano cancellate le norme presenti nei due decreti sicurezza, convertiti nelle Leggi 1° dicembre 2018 n. 132 e 8 agosto 2019, n. 77, muovendo dalle osservazioni del Presidente della Repubblica.
Il Consiglio comunale Esprime
la propria solidarietà agli operai e alle altre persone sanzionate.
Impegna il sindaco e la giunta
ad attivarsi
– presso la Prefetta di Prato, dottoressa Scialla, e presso il Ministero degli Interni, per ottenere l’immediato ritiro delle multe elevate ai danni dei lavoratori e delle altre persone sanzionate;
– presso il Governo affinché cancelli le norme presenti nei due decreti sicurezza, convertiti nelle Leggi 1° dicembre 2018 n. 132 e 8 agosto 2019, n. 77, muovendo dalle osservazioni del Presidente della Repubblica;
a rafforzare ulteriormente le iniziative volte a ottenere il rispetto del diritto del lavoro nel distretto industriale pratese e nell’intera regione.
Francesco Auletta Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile