Dopo numerosi solleciti, ci è stata finalmente consegnata la documentazione relativa agli esiti della terza gara fatta dal Comune di Pisa, nel giro di soli 5 mesi, per affidare a guardie private un servizio di controllo armato nella zona della stazione. Come avevamo paventato nelle scorse settimane, tra annullamenti e tempi ristrettissimi delle procedure di gara, la platea dei partecipanti da agosto a dicembre si è ristretta, fino ad arrivare alla valutazione di una sola offerta da parte della commissione: quella del Corpo delle Guardie di Città.
Ma ciò che risulta ulteriormente anomalo è che, ad oggi, non sembra esserci l’aggiudicazione definitiva ma solo quella provvisoria, che per di più risale ad un mese fa. L’impressione, pertanto, è che l’amministrazione comunale non sappia ancora come districarsi dal pasticcio in cui si è accanitamente cacciata.
Denunciamo, ancora una volta, la procedura seguita e la decisione della amministrazione di sperperare denaro pubblico (150 euro all’ora). Anche perché questo genere di affidamento viola sia la normativa vigente, sia una circolare del Ministero dell’Interno dello scorso 16 dicembre, che abbiamo recentemente reso pubblica, nella quale si afferma inequivocabilmente che il controllo del territorio è prerogativa dello Stato e che gli Istituti di Vigilanza Privata non possono essere impiegati in questa attività. Eppure la Giunta prova in ogni modo ad affidare illegittimamente questo servizio alle Guardie di Città, col pretesto di controllare fioriere, pensiline e fontane di piazza della stazione, nonché per presidiare esternamente l’ufficio della Polizia municipale in Gallerie Gramsci. Siamo davvero alla farsa.
Di quale legalità, sicurezza e trasparenza stiamo parlando? Noi siamo contrari a qualsiasi forma di privatizzazione delle funzioni proprie della Polizia di Stato, in violazione alle leggi vigenti, come lo stesso Questore ha ricordato qualche giorno fa affermando che “sta alle forze dell’ordine garantire la sicurezza, non abbiamo bisogno di ronde e sceriffi”. Auspichiamo quindi che il Prefetto e il Questore intervengano pubblicamente contro quella che si viene a configurare come una vera e propria ronda armata al servizio della Giunta.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile