Ancora Aria Fritta dalla Giunta Conti sugli interventi nel Borgo di Coltano

Arriva con un ritardo clamoroso e in forma orale, la risposta del Sindaco Conti all’interrogazione depositata ormai da mesi per conoscere se fossero state avviate le stime per il recupero degli edifici storici nella frazione di Coltano.

Il dato di fatto è che il Comune non ha fatto assolutamente nulla: né in termini di valutazione né in termini di dialogo con la cittadinanza per comprendere quale possa essere il futuro migliore per questo patrimonio storico e culturale della città di Pisa.

Ancora una volta si sventolano cifre senza avere un documento ufficiale di appoggio o una concretezza. Oggi si parla di 7 milioni di euro che dovrebbero derivare come “compensazione” per la realizzazione della nuova Base militare nel Parco di San Rossore. 7 Milioni di euro su un investimento complessivo di 520 milioni di euro. Queste cifre sono ricomprese nei 20 milioni appena stanziati nei fondi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti? Oppure fanno riferimento ad altri capitolo di spesa del Bilancio dello Stato? Non è dato sapere, come non e dato sapere per quali immobili: gli immobili di proprietà del comune di Pisa, quindi Villa Medica, Scuola Diaz (anche se non esplicitamente menzionata nel decreto legge) ed eventualmente stazione Marconi, di proprietà del Demanio, ma oggi in uso al Comune di Pisa? Oppure 7 milioni è la cifra complessiva per tutte le opere di recupero, quindi inclusi anche gli immobili della Regione Toscana e dell’Università di Pisa? Il sindaco ha anche dichiarato che ad oggi non si sa né quando saranno trasferite queste somme né come.

Il fumo intorno a queste cifre, a come verranno utilizzate si addensa invece che dipanarsi.
L’unica cosa certa è che rifiutiamo la logica delle compensazioni. Benissimo recuperare gli edifici lasciati colpevolmente in abbandono dalle amministrazioni locali, regionali e nazionali in questi decenni, ma questo non può essere utilizzato come ricatto per provare a far accettare la devastante previsione di una nuova infrastruttura bellica sul nostro territorio.

Chiediamo che il primo cittadino la smetta di fare propaganda sulla pelle dei pisani, ma prima di tutto faccia un opera di trasparenza e chiarezza fornendo carte e documentazioni che sostengano le sue dichiarazioni.

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