giovedì 31 maggio 2018 |
Testata: TIRRENO PISA |
Pagina: VII |
di Francesco Loi
PISA
Oneri ed onori, in proporzioni variabili. Andrea Serfogli (Pd) è il candidato sindaco del centrosinistra chiamato a portare avanti un programma di governo che vuole adeguarsi alla mutata realtà sociale senza disconoscere l’esperienza dell’amministrazione uscente.
Serfogli, un aggettivo per definire la Pisa di oggi…
«Solidale ed impegnata. Nella nostra realtà esistono tante esperienze di volontariato civile che rappresentano un’indubbia ricchezza sociale».
Un aggettivo per definire la Pisa del futuro, quella che lei vorrebbe…
«Innovativa. E aggiungo sostenibile».
Tre parole chiave del suo programma…
«Sicurezza, lavoro, sostenibilità».
La prima cosa che farebbe da sindaco…
«Subito programmazione e concretizzazione degli atti che servono a realizzare gli impegni presi in campagna elettorale. Dagli interventi per la sicurezza al piano delle manutenzioni nei quartieri. E, come simbolo del rilancio, acquisizione e recupero della Stazione Marconi di Coltano. Un pezzo importante della storia pisana e, grazie agli spazi dedicati alle imprese innovative, uno sguardo sul futuro attraverso la creazione di posti di lavoro qualificati».
Partiamo proprio dalla sicurezza: cosa chiederebbe da sindaco a prefetto e questore?
«Più che chiedere, sono per il fare. Un impegno da sostanziare in un maggiore coordinamento, mettendo in campo un aumento dell’organico della polizia municipale: venti vigili in più nei primi due anni, altri dieci l’anno seguente, arrivando a regime a 160 addetti. Un obiettivo minimo. Quello che invece chiederei ai responsabili delle forze dell’ordine è una maggiore incisività nel contrasto di alcuni fenomeni, in particolare lo spaccio di droga. Il segnale del cambio di passo? L’annuncio che, se eletto, l’assessorato alla sicurezza, polizia municipale e legalità sarà affidato ad una persona dello spessore di Nicola Pisano, giudice, magistrato e funzionario di polizia».
Un tema “storico”: come legare maggiormente città, amministrazione ed università? Questo è uno dei principali fronti di critica verso l’amministrazione uscente…
«In realtà esistono molti rapporti di collaborazione aperti con le università, numerosi progetti che stiamo portando avanti insieme. Non ultimo la gestione della nuova Cittadella Galileiana negli spazi recuperati dei Vecchi Macelli. Ma il rapporto si può rafforzare ed a questo proposito penso ad una regia unica su vari temi cittadini. Ciò su cui intendo puntare è soprattutto lo sviluppo di un sistema che ci veda attori protagonisti, con le università ed i centri di ricerca, per favorire la nascita e l’insediamento di imprese innovative. Il Comune è pronto a fare la sua parte attraverso politiche attive che mirano a mettere a disposizione luoghi adeguati. Un altro fronte decisivo è la valorizzazione delle eccellenze grazie al sostegno ad iniziative culturali ed eventi come l’Intemet Festival e il Festival della Robotica. Il Comune è sponda disponibile dell’Università per tutto quanto concerne sviluppo urbanistico, mobilità, attrazione di fondi europei. Un impegno congiunto per rafforzare il volto internazionale della città. Lamalamovida? Il rapporto con l’Università è determinante anche per riuscire a trovare il giusto equilibrio tra diritto allo svago e vivibilità del centro storico. Il decentramento di attività di intrattenimento, attraverso l’individuazione di un luogo per spettacoli e concerti, è una strada sicuramente da percorrere».
Aeroporto e People Mover: quali strategie adottare? «L’aeroporto Galilei è un’infrastruttura strategica per la città. Occorre pretendere che siano garantiti gli investimenti per lo sviluppo del terminal programmati dalla società Toscana Aeroporti. Un punto essenziale. Riguardo al People Mover, ricordo che si tratta di un’infrastruttura pensata, voluta e progettata dalla società aeroportuale. E anche nostro interesse trovare un’intesa che permetta di superare l’ordinanza anti-bus, ma garantendo la sostenibilità economica del People Mover. In prospettiva pensiamo a modalità che, da una parte, ne consentano un collegamento con l’ospedale di Cisanello (vedremo in quale forma, se una busvia o altro) e, dall’altra, un collegamento con Piazza dei Miracoli, magari utilizzando la linea ferroviariaPisa-Lucca».
Rapporto ed impegni per le periferie?
«Nel programma elettorale l’attenzione ai quartieri è ben presente. Ci impegneremo in interventi di riqualificazione non solo urbanistica, ma anche nella direzione della valorizzazione ed animazione dei luoghi. Attraverso un’opera concertata di coprogettazione vogliamo che ogni quartiere abbia una piazza viva come elemento di riferimento sociale. La realizzazione di biblioteche e l’organizzazione di mercati saranno ulteriori passi per affermare il rilancio delle periferie in una città che sta cambiando e che necessita di vedere accompagnate queste trasformazioni».
Un’idea per il litorale? «Occorre mettere in campo un Piuss del litorale che abbia al centro la riqualificazione del lungomare di Marina di Pisa, del centro di Tirrenia e del viale del Tirreno nel tratto di Calambrone. Per riuscire a concretizzare il nuovo Piuss dovremo intercettare i finanziamenti europei a disposizione per questo tipo di interventi, oltre ad incrementare le risorse economiche da destinare alle manutenzioni ordinarie e straordinarie in modo da rendere il nostro litorale più attrattivo per il turista».
Uno degli atti finali della legislatura è stato l’indirizzo (inserimento nel piano delle alienazioni) dato al progetto di restyling dell’Arena Garibaldi, in pratica un via libera…
«Il progetto della nuova Arena è sicuramente un’opportunità sia per dotare la città di uno stadio moderno che per il quartiere di Porta a Lucca. Si tratta dunque di un’occasione che deve essere colta approvando quanto prima il progetto e la variante urbanistica. La riqualificazione dell’Arena porterà benefici a tutta la zona circostante ed ai suoi residenti, riducendo l’impatto che ora deriva dalla presenza dell’impianto sportivo. Nell’ambito di questo progetto è nostra intenzione procedere con la realizzazione di un sottopasso ferroviario tra via Rindi e via del Marmigliaio, con evidenti vantaggi sia per la mobilità nel quartiere che peri flussi turistici diretti in Piazza dei Miracoli».
Quali possono essere le carte vincenti della coalizione di centrosinistra che sostiene la sua candidatura, anche in seguito alle tensioni interne al Pd pisano?
«La ritrovata unità del Pd e del centrosinistra, grazie all’apporto di esperienze civiche che partono dal recepimento dei bisogni delle persone e le inseriscono in una capacità di governo. Mi auguro anche un sostegno da sinistra, da tutte le forze democratiche che vogliono opporsi a destre e populismi, e che in questi anni hanno contributo a far crescere la città».
Alla guida di una coalizione composta da quattro liste (di cui tre civiche), dopo un lungo tira e molla dentro il Partito democratico, inizialmente indirizzato verso altre candidature, Andrea serfogli è il candidato scelto per la successione di Marco Filippeschi alla guida di Palazzo Gambacorti. Da assessore a bilancio, patrimonio e lavori pubblici, Serfogli ha dalla sua una profonda conoscenza della macchina comunale. «Oltre che di quello che serve per un nuovo piano di governo adeguato alle mutate esigenze», aggiunge il candidato del centrosinistra. Quattro le liste a suo sostegno: quella del Partito democratico, “In lista per Pisa” (che ha come capolista il vicesindaco Paolo Ghezzi), “Riformisti per Pisa” (che come leader Federico Eligi) e “Con Danti per Pisa”, la formazione che guarda a sinistra guidata da Dario Danti.