Pubblichiamo le risposte del candidato a sindaco Ciccio Auletta alle sollecitazioni di Pinkriot Arcigay – Pisa su diverse tematiche tra cui l’educazione alle differenze, le politiche anti-discriminazione e la salute sessuale
1. Intende avviare un dialogo con le associazioni LGBTIQ del territorio, volto a possibili collaborazioni? Se sì, in che forma? Se no, perché?
Un intero capitolo del programma della Coalizione Diritti in Comune (Una città in Comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile), è centrato sui diritti di cittadinanza, perché la città che vogliamo è una città plurale e paritaria. E’ quindi fondamentale, per noi, collaborare con le associazioni che promuovono i diritti delle persone LGBTIQ, che spesso vivono situazioni di discriminazione sia nella vita personale e sociale che nell’ambiente scolastico o lavorativo. Le amministrazioni comunali possono fare molto per contribuire a modificare la mentalità e la cultura che danno origine a tali situazioni.
Benché il concetto di Pari opportunità non garantisca da solo le condizioni di fatto di una cittadinanza paritaria e democratica e non sia sufficiente a questo fine, noi riconosciamo che tanto l’assessorato alle pari opportunità che il comitato unico di garanzia e il consiglio cittadino siano strumenti utili alla formazione di una città plurale e paritaria.
Occorre però che gli assessorati dell’amministrazione non agiscano ciascuno per conto proprio e con una gerarchia di importanza e di funzioni, ma in sinergia, in base a un piano di lavoro complessivo delle politiche e degli interventi. In particolare, i settori dell’istruzione, delle politiche sociali e della cultura devono collaborare sempre di più per mettere a punto progetti che promuovano il rispetto e la valorizzazione delle differenze, riconoscendole e dando cittadinanza ad ognuna di queste, con l’obiettivo di creare una comunità solidale e partecipativa, in cui trovino spazio e benessere tutte e tutti.
2. Intende sostenere progetti di educazione alle differenze nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di prevenire fenomeni di bullismo e, in particolare, di bullismo omo-lesbo-bi-transfobico? Se sì, come? Se no, perché?
La Coalizione Diritti in Comune intende sostenere e promuovere i progetti di educazione alle differenze, soprattutto in una fase storica nella quale tali progetti subiscono attacchi da parte di comitati ed organizzazioni che, in nome della libertà di educazione, condizionano fortemente la pianificazione scolastica e le scelte degli insegnanti. Noi pensiamo che il reale attacco sia verso la scuola pubblica, ed in particolare, verso un’idea di formazione orientata verso la costruzione della cittadinanza e la trasmissione di valori costituzionali come il rispetto della diversità, la non discriminazione, la parità fra i generi.
Per noi è centrale, nella programmazione dell’offerta formativa, valorizzare e potenziare le esperienze e i saperi che ci sono già, a partire dall’attivazione di percorsi di educazione al rispetto sin dai nidi e dalle scuole di infanzia. Per questo, nella programmazione di Zona avranno priorità gli obiettivi relativi alla lotta alle discriminazioni ed alla violenza e saranno previsti interventi diversificati che coinvolgano le famiglie, gli e le insegnanti e gli alunni e le alunne di ogni ordine e grado.
In particolare intendiamo promuovere lo sviluppo di progetti rivolti alle famiglie, per riflettere sulle tematiche di genere e sul peso che esercitano i modelli culturali, le campagne o i prodotti commerciali proposti dai media, attraverso i quali vengono introiettati comportamenti, modalità relazionali, modelli estetici che influenzano la crescita già dalle fasce di età 0-6 anni.
Vogliamo inoltre prevedere all’interno delle ludoteche e degli spazi di gioco, attività di lettura di testi liberi da stereotipi e da immagini e segnali che favoriscono la formazione di logiche discriminanti.
Inoltre, intendiamo realizzare periodicamente, anche in sinergia con altri Comuni, giornate di studi e seminari, per sostenere la diffusione di buone pratiche sull’educazione alle differenze nella fascia di età 0-6 anni e, in collaborazione con l’università, progettare e realizzare ricerche e indagini qualitative e quantitative sull’educazione alle differenze e le tematiche di genere, con una particolare attenzione alla fascia 0-3 e 3-6 anni.
Pensiamo che sia necessario sviluppare le competenze e le conoscenze di tutte quelle figure professionali che si occupano di educazione (educatori/trici di nido e a maestri/e) e intendiamo farlo attraverso corsi di aggiornamento a loro rivolti, per promuovere l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica, sia sotto il profilo teorico che operativo per fornire strumenti e conoscenze in merito alla costruzione delle identità di genere, all’uso di un linguaggio non sessista e alla prevenzione delle discriminazioni di genere.
3. Intende trascrivere all’anagrafe le/i bambine/i nate/i in Italia con due mamme e integrare gli atti di nascita dei bambini con due genitori dello stesso sesso riportanti un solo genitore, come già avvenuto in altri Comuni italiani? Se no, perché?
Si,crediamo che ci sia famiglia ovunque ci sia amore e che la legge e l’amministrazione abbiano il compito di tutelare tutti i bambini e le bambine, quelli nati in famiglie omogenitoriali, quelli nati all’estero e i nati in Italia, quelli che hanno due papà e quelli che hanno due mamme , senza alcuna distinzione in termini di diritti e opportunità.
La Coalizione Diritti in Comune sostiene con forza la Legge 76/2016 e promuove l’uguaglianza tra le coppie eterosessuali e omosessuali.
4. Intende prevedere per le/i dipendenti comunali momenti di formazione e informazione sui temi che riguardano l’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione di genere, al fine di favorire il benessere e l’accoglienza dei soggetti LGBTIQ che accedono ai servizi comunali (es. ufficio anagrafe, polizia municipale, ecc.)? Se sì, come? Se no, perché?
Il comune deve partire da un grande lavoro di formazione al proprio interno sulle discriminazioni al fine di incrementare le politiche a favore delle differenze con l’apertura di un ufficio ad hoc. Si provvederà inoltre ad aprire un ufficio legale contro le discriminazioni collegato ad un analogo sportello di ascolto su tutti i fattori di discriminazione in ogni quartiere; gli sportelli saranno gestiti in sinergia con le associazioni nella prospettiva di una ricomposizione del tessuto sociale affinché nessuno rimanga solo di fronte alle discriminazioni.
5. Intende continuare la partnership con la rete Re.A.DY? Se sì, come propone di utilizzare i fondi stanziati dalla regione Toscana? Se no, perché?
Tutte le azioni di contrasto e di superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere risultano maggiormente efficaci se prevedono il coinvolgimento e il coordinamento, a diversi livelli, di Enti Locali e Regionali. Per questo motivo intendiamo continuare la partnership con la rete Re.A.DY, che proprio su questi presupposti svolge la sua azione. I fondi stanziati a tal fine dalla Regione Toscana, verranno utilizzati per progetti di sensibilizzazione al tema, sia attraverso azioni educative, in collaborazione con le scuole del territorio, che attraverso la realizzazione di eventi culturali e artistici, per avvicinare a questi contenuti anche il resto della popolazione cittadina.
6. Intende onorare le ricorrenze più importanti per la comunità LGBTIQ come la Giornata Internazionale contro l’Omo-lesbo-bi-transfobia (17 Maggio), la Giornata Internazionale dell’Orgoglio LGBTIQ (28 Giugno), il Transgender Day of Remembrance (20 Novembre), ecc.? Se sì, quali sono le modalità con cui prevede di farlo? Se no, perché?
Onorare le ricorrenze legate a momenti cruciali nelle lotte per l’affermazione dei diritti è un elemento chiave per promuovere e fare cultura su questi temi. Tali date saranno l’occasione per promuovere e sostenere campagne contro omofobia la transfobia e la lesbofobia.
7. Intende patrocinare manifestazioni politiche a livello cittadino e/o regionale che promuovono l’uguaglianza sostanziale dei diritti, la pari dignità e la visibilità delle persone LGBTIQ (es. Toscana Pride)? Se no, perché?
Vista l’importanza che attribuiamo a questo tema, nell’ottica di costruire una città plurale, parteciperemo e patrocineremo con convinzione a tutte le manifestazioni politiche che hanno questo obiettivo. Prevediamo la partecipazione del sindaco al Pride.
8. Intende organizzare e/o patrocinare eventi culturali e di sensibilizzazione che promuovono l’uguaglianza sostanziale dei diritti, la pari dignità e la visibilità delle persone LGBTIQ? Se no, perché?
Intendiamo collaborare con le associazioni LGBTIQ del territorio e realizzare congiuntamente eventi culturali, azioni educative e campagne di sensibilizzazione per promuovere un’effettiva e sostanziale parità di diritti e la visibilità delle persone LGBTIQ.
9. Intende attuare azioni di informazione e sensibilizzazione relative al tema della salute sessuale, con particolare attenzione alle Infezioni Sessualmente Trasmissibili? Se sì, di quale tipo? Se no, perché?
Il nostro programma prevede che vengano potenziati i Consultori, in quanto si tratta di servizi fondamentali che garantiscono l’accesso alle informazioni e per la loro funzione di prevenzione sui temi legati alla salute sessuale.
Inoltre, nell’ambito delle politiche educative e giovanili, intendiamo realizzare e sostenere campagne comunicative ad hoc, rivolte, in particolare alle/agli adolescenti, per promuovere una diffusione di informazioni relative alle MTS e agli strumenti per prevenirle.
10. Intende attuare politiche di tutela di soggetti che subiscono discriminazioni multiple (es. migranti LGBTIQ, persone LGBTIQ allontanate da casa o senza fissa dimora, ecc.). Se sì, quali? Se no, perché?
Il programma della Coalizione Diritti in Comune prevede la stipula di un protocollo di intesa con UNAR, con l’obiettivo di istituire un Osservatorio contro le discriminazioni nel Comune di Pisa che agisca come organismo di sintesi e monitoraggio delle tante azioni già presenti sul territorio mettendo in rete le iniziative locali coordinandole tra loro e con le Istituzioni, e operando per favorire le sinergie tra di esse attraverso lo scambio di idee e soluzioni. Va sottolineata la caratteristica di trasversalità di tale osservatorio che infatti non riguarda solo le discriminazioni relative alla provenienza o l’etnia, ma anche quelle riguardanti il genere, l’orientamento sessuale, la lingua, la religione, l’opinione politica e le condizioni personali e sociali come da art.3 della Costituzione Italiana e come da Art. 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’unione Europea.
Francesco Auletta
Il consiglio Arcobaleno della coalizione della sinistra: Una città in comune, Rifondazione Comunista Pisa, Pisa Possibile – Comitato gl spettinati