Asili, i sindacati: “Non sono operazioni matematiche”

27 marzo 2014, Pagina Q

Asili, i sindacati: “Non sono operazioni matematiche”

Esternalizzato il nido di San Biagio, sindacati sul piede di guerra. E lunedì un’assemblea per discutere le linee guida regionali sull’infanzia
Non si placano le critiche sulla gestione dei servizi educativi del Comune di Pisa. È giunta infatti notizia sull’esternalizzazione dell’asilo nido di San Biagio, che era nell’aria già da febbraio quando i sindacati denunciavano la scelta dell’amministrazione di affidare alla gestione esterna uno dei 9 asili comunali. Oltre a questo, le Rsu inseriscono la loro battaglia nella più ampia contestazione, a livello regionale, sul nuovo regolamento sull’infanzia.
La Rsu del Comune attacca su più fronti, a partire dalla delibera di giunta Comunale dello scorso 25 Febbraio, un atto di indirizzo sulla gestione dei servizi educativi: “Non ci risulta attivato nessun reale percorso di partecipazione – scrivono – sia i genitori che gli insegnanti interpellati hanno potuto solo prendere atto delle decisioni prese dalla giunta, non hanno comunque mai espresso posizioni a favore della gestione esterna di un asilo e men che mai hanno ricevuto o dato indicazioni sulla struttura da dare all’esterno”.
“I genitori – si legge ancora – hanno sempre sostenuto la bontà della gestione diretta e del rispetto dell’accordo del 2011, con la garanzia di sostituzioni e tempi determinati, l’esatto contrario di quanto fa l’amministrazione con la riduzione degli organici, dei posti nido e delle strutture a gestione diretta del Comune di Pisa”.
Secondo la Rsu “non c’è stata quindi correttezza né con il personale dei servizi educativi che opera nel nido interessato, che ha appreso la notizia in un incontro con i genitori, al quale neppure era invitato, né con tutto il resto del personale del servizio che comunque ha partecipato alla realizzazione di un progetto educativo del quale il nido San Biagio era parte integrante. Per non parlare della totale assenza di relazioni sindacali degne di questo nome, se pensiamo che alla Rsu non è stato formalizzato alcunché”.
“I genitori – aggiungono – sono venuti a conoscenza della scelta solo perché ne hanno fatto espressa domanda il 5 Marzo scorso. L’Assessora ha convocato un incontro il 14 Marzo, in questi 10 giorni nessuno ha trovato il tempo e il modo di informare prima di tutto il personale interessato che sarebbe entrato in mobilità, né di organizzare una risposta alle legittime domande e alle preoccupazioni dei genitori che a settembre dovranno affrontare un nuovo inserimento per sé e per i loro bambini”.
Sulla gestione esternalizzata di San Biagio domandano quindi: “Quante saranno le ipotetiche assunzioni private? Con che tipo di contratto lavoreranno? Per quante ore? Per quanti mesi? Con quali tutele? Con quale formazione? Con quanta esperienza generale, con quanta esperienza del progetto psicomotorio? Con che rapporto educatore/bambino dovranno lavorare? E il personale ausiliario attualmente elior che fine farà? Sarà assunto dove, da chi e con quale contratto? E la cuoca?”
Sul fronte regionale, dopo una lunga discussione a luglio dell’anno scorso è stato approvato il nuovo regolamento regionale sull’infanzia, che ora pare essere rimesso in discussione. Scrivono al riguardo le Rsu del Comune di Pisa: “La regione annuncia l’intenzione di modificare il regolamento approvato a luglio 2013 a proposito del calcolo della dotazione organica, che nell’attuale stesura viene riferita ai bambini iscritti, e si esprime invece l’orientamento di riferirla di nuovo, come nel precedente regolamento, all’80% dei bambini iscritti”, ovvero si passa dal rapporto 1 educatore ogni 6 bambini, come da contratto nazionale, a 1 ogni 8,5 bimbi frequentanti.
“Da quanto ci risulta – proseguono – questo punto è già stato oggetto di riflessioni critiche e contributi delle parti sindacali all’interno del confronto/dibattito svoltosi nel percorso della nuova legge, e al momento dell’approvazione niente lasciava intendere dubbi interpretativi. Sarebbe a nostro avviso grave se la Regione tornasse indietro su questo delicato punto, che, sommato alla possibilità di aumentare la ricettività massima del 20%, pur rimanendo invariato il metraggio della struttura (la dimensione dello spazio è adeguata quindi per un numero di bambini inferiore a quelli effettivamente iscritti…e quando sono tutti?), creerebbe situazioni di strutture sature di bambini a fronte di una dotazione di personale educativo insufficiente”.
Contestano quindi le tabelle inserite nelle linee guida sulla dotazione organica, che non tengono conto, secondo i sindacati “né del fatto che le strutture hanno un funzionamento orario che può raggiungere le 12 ore”, e che quindi il rapporto educatore-bambini va mantenuto durante tutte le 12 ore, “né del fatto che l’organizzazione dei nidi non è solo il frutto di un’operazione matematica. Difficilmente l’educatrice infatti può essere contemporaneamente in due sezioni diverse, e con una riduzione così consistente di personale educativo, come si prospetta in queste tabelle, a niente può la sola organizzazione dei turni, per quanto pensata e flessibile”.
“Riteniamo una norma ingiustificatamente restrittiva – sottolineano – quella che calcola la dotazione organica sull’80% degli iscritti, e crediamo impossibile che in questa situazione Il sistema dei turni del personale (come cita la legge) possa essere strutturato in modo da garantire il rapporto numerico educatore bambino nelle diverse fasce orarie e il massimo grado di compresenza fra educatori per la continuità di relazione con i bambini nell’arco della giornata”.
Per questi motivi la RSU del Comune di Pisa promuove una iniziativa rivolta alle RSU dei Comuni della Toscana ed alle educatrici/tori degli asili nido “per dire No alle scelte della Regione Toscana”, e propone a tutte le rappresentanze sindacali unitarie dei comuni Toscani una riunione “al fine di coordinarci per il ritiro delle linee guida regionali in materia di asilo nido”. La proposta è quindi per un incontro a Pisa il prossimo 31 marzo alle 15 presso la sala Rsu di palazzo Gambacorti.

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