Martedì 7 maggio si è tenuta la prima commissione consiliare permanente dedicata a “Il rinnovo del patrimonio arboreo del Comune di Pisa”, tema molto dibattuto in città sul quale in questi anni più volte siamo intervenuti E anche in questa occasione abbiamo portato la nostra posizione grazie agli interventi di Teresa Arrighetti, la nostra uditrice, che come sempre in maniera puntuale, corretta e documentata, ha fatte domande, posto dubbi, chiesti chiarimenti e avanzato legittimamente critiche sulla politica urbanistica e ambientale dei questa giunta.
La commissione è un luogo istituzionale e pubblico dove l’approfondimento politico è possibile e doveroso su temi di massima importanza. Noi partecipiamo sempre e attivamente anche dove non abbiamo diritto di voto, con uditori e uditrici che supportano e affiancano il ruolo del Consigliere Auletta, portando avanti la nostra idea di politica.
Ma come spesso accade, l’esercizio del diritto di critica non è in alcun modo riconosciuto da questa giunta e in particolar modo dall’Assessore Latrofa.
Infatti durante la commissione in maniera reiterata il vicesindaco Latrofa ha compiuto un vero e proprio atto di violenza istituzionale, scomposto e inammissibile , che ha travalicato qualsiasi minimo livello di decenza arrivando fino al più becero livello personale. Un atto di bullismo istituzionale inaccettabile all’interno di una commissione consiliare, una invettiva ad personam contro la nostra uditrice Arrighetti che è stata accusata di dire falsità, di essere impreparata, di fare le analisi a braccio, di non rispettare le regole della democrazia. Evidentemente l’assessore non è in grado di reggere un confronto puntuale nel merito delle questioni, cercando così di spostare la discussione su un piano “di potere” caratterizzato costantemente da toni violenti e giudizi svalutanti sulla persona.
Il livello più basso è stato raggiunto quando ha tenuto ad umiliare il ruolo ricoperto come uditrice da Teresa, e a ribadire in più esternazioni che Arrighetti non è stata eletta consigliera comunale: un livore machista inaccettabile e da condannare. Cosa che invece non è in alcun modo avvenuto durante la commissione, nel pieno silenzio del Presidente della Commissione e di quasi tutti gli altri commissari che hanno nei fatti alcuni esplicitamente, la maggior parte implicitamente con il loro non proferire parola, avallato questa condotta. Si è provato così a legittimare un comportamento che mira ad impedire di esprimersi all’interno delle commissioni che respingiamo in ogni modo.
Si tratta di un attacco non solo personale alla nostra uditrice, ma a tutte e tutti noi, alle forze politiche che Teresa rappresenta con forza e determinazione da anni in Prima commissione, ma anche a tutte e tutti coloro che correttamente e legittimamente anche in questi anni stanno avanzando critiche alla Giunta Conti su questi temi.
Il vicesindaco Latrofa in preda a questo furore machista fuori controllo è arrivato anche ad esprimere insinuazioni e falsità inaudite e prive di qualsiasi fondamento: dall’accusarci di esprimere tramite insulti alla sua persona e -facendo un volo pindarico impressionante- di essere corresponsabili di aver cementificato negli anni passati la città, a partire dal quartiere di Pisanova, dimostrando lui di non conoscere neanche la storia di Pisa.
Riteniamo l’attacco di Latrofa gravissimo, non solo a Teresa, non solo a noi, ma soprattutto alla democrazia e alla libera espressione del dissenso. Ecco perché chiediamo che il vicesindaco si scusi pubblicamente. Da parte nostra vigileremo affinché cose simili non succedano più a nessuno.