Chiediamo che il Prefetto renda pubblico l’elenco delle aziende a cui è stato consentito di proseguire l’attività produttiva, in deroga alla prevista chiusura delle attività non essenziali.
In tutto il paese sono migliaia le aziende che hanno presentato la richiesta di prosecuzione delle attività; anche nella nostra Provincia il numero è considerevole: circa 700. E, come già denunciato, il meccanismo del silenzio-assenso, connesso ai tempi necessari alle convocazioni dei tavoli con le organizzazioni sindacali per le opportune verifiche, rende troppo facile proseguire l’attività produttiva, pur non svolgendo alcuna attività essenziale.
In questi giorni, Confindustria sta mostrando ancora una volta un atteggiamento irresponsabile, privilegiando i profitti a scapito delle salute di lavoratori e lavoratrici, nonché della collettività. Riteniamo pertanto importante che la cittadinanza possa verificare quanto sta accadendo nel mondo produttivo del nostro territorio. Invitiamo quindi il Prefetto a fare un atto di doverosa trasparenza.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile