Auletta: recupero e stop al cemento Mattonaia il simbolo

Il TIRRENO PISA, pagina VI
«Siamo qui perché questo è il simbolo di ciò che non deve fare chi amministra la città e allo stesso tempo dimostra che non è necessario continuare a costruire, basta valorizzare il patrimonio pubblico che già abbiamo a disposizione». Ciccio Auletta, candidato sindaco di “Una città in comune” e di Rifondazione Comunista, spiega cosa la scelta di concludere la campagna elettorale, in vista delle amministrative di domenica e di lunedì, alla Mattonaia. Un luogo che definisce «simbolo del patrimonio pubblico svilito e lasciato a se stesso per fini speculativi» e che per questo sarà uno dei punti su cui la coalizione di sinistra lavorerà nei primi giorni di governo della città. «Il primo atto dell’amministrazione Auletta – continua il candidato sindaco – sarà togliere questo edificio dal piano d elle alienazioni dei beni pubblici per utilizzarlo a fini sociali e abitativi. C’è chi fa promesse e slogan, questa è un’azione concreta che noi proponiamo alla città».A ripercorrere la storia di questo luogo è invece Marco Ricci, presidente del circolo pisano di Legambiente e candidato nella lista di Auletta. «Si tratta di un progetto che risale alla fine degli anni ’80 – spiega Ricci – Questo complesso era destinato ad ospitare undici appartamenti di edilizia popolare che però non sono mai stati assegnati. Dopo anni di lavori e di ditte che si sono succedute, si è deciso alla fine di sospendere tutto perché i costi erano lievitati fino a diventare insostenibili». Da allora una serie di aste andate deserte. «Hanno tentato di venderlo in tutti i modi ma non ci sono riusciti – continua Ricci – così hanno deciso di cederlo in cambio della realizzazione di una serie di lavori pubblici come, ad esempio, la riqualificazione di via Pietrasantina».
Presente tra gli altri anche, Giovanni Russo Spena, dirigente nazionale di Rifondazione Comunista. «Sono qui per testimoniare la mia vicinanza a compagni con cui ho combattuto molte battaglie – dice Russo Spena – ma soprattutto per dare il mio sostegno ad una coalizione che, rispetto alle altre, prova ad indicare un percorso diverso e alternativo». (t.f)

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