Bagarre sulle ex Stallette in consiglio Il Pd dice no alla commissione d’indagine. Spese aumentate di 500miln euro, rna i documenti vengono negati. AULETTA «CLIMA DA CACCIA ALLE STREGHE. MAGGIORANZA DEBOLE CHE FUGGE DAVANTI ALLE PROPRIE RESPONSABILITA’»

NAZIONE PISA Pagina: 4

Bagarre sulle ex Stallette in consiglio Il Pd dice no alla commissione d’indagine. Spese aumentate di 500miln euro, rna i documenti vengono negati. AULETTA «CLIMA DA CACCIA ALLE STREGHE. MAGGIORANZA DEBOLE CHE FUGGE DAVANTI ALLE PROPRIE RESPONSABILITA’»

ALTISSIMA tensione ieri in Consiglio comunale e clima infuocato per la spinosissima questione delle ex Stallette. «Questo scandalo segnerà la fine dell’esperienza politica in città del Pd e della sua maggioranza», ha tuonato Gino Logli, consigliere di Forza Italia, fra i promotori della richiesta di una commissione di indagine sul caso. Le minoranze sono pronte a far scoppiare un enorme scandalo su una vicenda che si fa sempre più oscura.
I SOSPETTI su anomalie e procedure irregolari nell’aumento di spesa deliberato per il recupero delle Stallette si sono ieri rafforzati dopo la bocciatura espressa dalla maggioranza (18 contrari e 11 favorevoli) alla richiesta di Latrofa (Ncd), Antoni (M5S) e Logli (Fi-Pdl) di istituire una commissione di indagine. «Non c’è niente da nascondere», hanno ripetuto per tutto il pomeriggio gli esponenti della maggioranza, che hanno però votato contro la costituzione della commissione d’indagine, a corollario di una seduta in cui avevano opposto un pervicace ostruzionismo concedendo solo di approfondire il caso in commissione di controllo (priva però di potere effettivo).
La minoranza chiede verità e trasparenza sulle procedure d’appalto
All’origine della questione è lo strano rifiuto da parte degli uffici comunali di consegnare la relazione (protocollata, ma inaccessibile) con cui si autorizza una variazione di bilancio nel finanziamento che il Comune aveva previsto per il recupero delle ex Stallette, che rientra nel Piuss Cittadella Galileiana. Variazione che prevede un aumento di
spesa di 490 mila euro a favore della ditta che ora dovrà concludere i lavori al posto dell’impresa Rota, vincitrice dell’appalto, ma ora uscita di scena. Il caso era esploso a settembre, durante una seduta della commissione urbanistica, quando i consiglieri Ricci (Una città in Comune) e Latrofa (Ncd) rilevarono anomalie.
Dopo la bocciatura di ieri, esplode la rabbia di Latrofa: «Prevale la linea vergognosa del Pd e della maggioranza di abbuiare gli atti e di non permetterci di individuare le responsabilità. C’è la possibilità di risparmiare 500 mila euro. Come mai quel cantiere è fermo se è vero che tutto è regolare?». Il caso Stallette potrebbe scoperchiare un vaso di Pandora sui Piuss e altri lavori pubblici che dopo il voto di ieri in Consiglio sembrano passare dalle stelle alle … Stallette.

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