Biblioteca provinciale: tra abbandono e furti un patrimonio disperso

 

Queste immagini – neanche abbastanza eloquenti – testimoniano dell’abbandono cui sono condannati i locali, le attrezzature e la documentazione rimasta di quella che era la Biblioteca provinciale ospitata presso il complesso Concetto Marchesi, chiusa dopo lo sciagurato tentativo di abrogazione delle Province.
Una biblioteca che non era solo un luogo di pubblica lettura, di promozione di iniziative culturali, di incontro, di studio ma anche il luogo che ospitava un patrimonio di libri e di riviste unico nel territorio della Provincia di Pisa, patrimonio solo in piccola parte messo in salvo e trasferito presso le Officine Garibaldi.
La chiusura della Biblioteca provinciale ha rappresentato così un colpo ulteriore alla già disastrata rete bibliotecaria della città di Pisa.
La situazione è però ancor peggiore di quanto non si veda nelle immagini perché i locali, che dovrebbero essere accuratamente sigillati, sono di fatto accessibili praticamente a chiunque, tanto che ci sono finestre sbloccate dalle quali estranei vanno e vengono indisturbati spesso portando via attrezzature e libri.
Come se tutto ciò non bastasse bisogna ricordare che questi locali sono insistentemente – e comprensibilmente – richiesti dal Liceo Scientifico Buonarroti che a causa del degrado del complesso Concetto Marchesi si ritrova ad avere spesso aule insicure o impraticabili ma l’estenuante trattativa tra l’istituto scolastico e la Provincia si protrae senza che nessuno abbia idea di quale sarà il destino del patrimonio di libri e riviste rimaste in loco. Nelle assemblee tenute nel corso della vertenza si è sentito persino ripetere più volte la parola “macero” non intendendo certamente l’ordinaria prassi dello scarto bensì la destinazione in discarica di tutto il materiale che ostacoli la nuova destinazione dei locali.
E’ necessario mettere immediatamente in sicurezza i locali, le attrezzature e il patrimonio documentario ancora presenti nei locali del Concetto Marchesi, predisporre un piano urgente di destinazione dei materiali che li salvi dal degrado e dalla dispersione e ne garantisca la fruibilità futura ed è necessario che tale piano venga reso pubblico al più presto.
Se ciò non avverrà, la Biblioteca Provinciale verrà uccisa per la seconda volta e stavolta sarà la stessa Amministrazione Provinciale a portarne la responsabilità.

Una citta in comune

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