Bilancio preventivo: dalla nostra opposizione una alternativa chiara alle destre

Dopo 2 giorni di durissima opposizione da parte nostra, è stato approvato il bilancio preventivo predisposto dalla destra che sostiene Conti.

Il nostro voto è stato ovviamente contrario, dando battaglia minuto dopo minuto con 200 proposte alternative su tutti i temi, e ottenendo alcuni risultati di assoluta rilevanza. Il primo è l’approvazione di un ordine del giorno contro la Multiutility e per la ripubblicizzazione dell’acqua, il secondo contro gli aumenti della Tari ingiustificabili e intollerabili che ci saranno, il terzo a tutela degli inquilini delle case popolari contro i debiti ingiusti a partire da quelli delle spese condominiali.

Al contempo sono state bocciate, però, le nostre proposte determinanti sulla lotta all’evasione fiscale per la progressività delle imposte, per tassare le grandi proprietà, per contrastare povertà educativa ed emergenza climatica, contro il lavoro nero e il potenziamento dei servizi educativi e culturali. Solo per citarne alcune.

Abbiamo anche sentito dai banchi di Fratelli d’Italia inneggiare a “Dio, patria e famiglia”, citare Almirante, rilanciare posizione negazioniste sul clima.

Abbiamo evidenziato come questo primo bilancio del secondo mandato del sindaco Conti sia in assoluta e totale continuità, alla faccia del civismo, con i 5 anni precedenti; un bilancio in cui come abbiamo denunciato a più riprese non vi è assolutamente nulla, né a livello strategico né di risorse, per contrastare povertà le diseguaglianze crescenti, per recuperare la perdita di posti di lavoro, per rispondere all’emergenza sociale ed economica determinata dalla pandemia e dalla guerra, per migliorare la qualità della vita, della salute e dell’ambiente, dando risposte di sistema all’emergenza climatica.

Dal punto di vista delle entrate la destra punta tutto su una serie di aumenti dell’imposta di soggiorno, dell’Irpef e del canone patrimoniale, motivati con la crescita dell’inflazione: è inaccettabile la mancanza assoluta di qualsiasi progressività di questa manovra. Ancora una volta la leva fiscale non è usata come fattore redistributivo, colpendo le grandi ricchezze, ma si procede nella direzione opposta. Si aumentano le imposte perché, secondo le motivazioni della maggioranza, cresce l’inflazione, accrescendo così la pressione fiscale sui redditi più bassi senza migliorare i servizi né ridurre i canoni a tutti quei lavoratori e lavoratrici il cui potere d’acquisto è sempre più eroso, ai precari e alle precarie, a tutte e tutti coloro che perdono il lavoro.

Si procede in maniera lineare senza chiedere, nei fatti, un euro in più a chi ha grandi stipendi, a chi si è avvantaggiato nella crisi economica e sociale: dalla grande distribuzione alle banche.

Le tariffe dell’IMU restano invariate senza che si tenti di incidere sul fenomeno delle migliaia di alloggi lasciati volutamente sfitti per drogare il mercato e sulla grandissima proprietà. Inoltre, non c’è traccia di lotta all’evasione e all’elusione fiscale.

Non c’è alcun investimento nelle politiche culturali eccetto la creazione di un società in house come ennesimo strumento di lottizzazione e propaganda. Le politiche sociali, in piena sintonia con il Governo Meloni che sta conducendo una vera e propria guerra ai poveri, non vengono potenziate. Al contrario, si sprecano in fallimentari politiche per bonus e voucher centinaia di migliaia di euro che noi proponiamo di destinare al potenziamento dei servizi e all’inclusione sociale.

Nessuna risposta viene data alla emergenza abitativa. Oggi sono 188 gli alloggi pubblici vuoti a fronte di centinaia di famiglie sotto sfratto: uno scandalo di cui Comune e Apes devono rispondere. Le case ci sono ma inutilizzabili perché non si fanno i pochi lavori necessari. Nel bilancio 2024 si stanziano appena 500 mila euro per le manutenzioni e il recupero degli alloggi di risulta vuoti: una cifra assolutamente insufficiente rispetto al bisogno. Ma al contempo si mettono 1 milione e 600 mila euro(!) per coprire, nel 2024, le spese di albergazione per chi sarà sfrattato. Siamo, anche in questo caso, di fronte ad uno spreco di denaro pubblico inaccettabile, usato per negare e non per garantire il diritto all’abitare.

La nostra è stata ancora una volta una opposizione determinata e propositiva frutto di enorme e quotidiano lavoro collettivo. E da domattina saremo a lavorare ancora di più per un’altra città, per battere la destra e costruire una città più giusta, sostenibile, inclusiva: una alternativa chiara e netta alle politiche regressive ed inique della destra che sostiene il sindaco Conti.

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