Da settimane il nostro gruppo consiliare chiede che gli vengano consegnati alcuni documenti relativi al contenzioso tra il Comune di Pisa e la società Parcheggio di Pisa srl per la realizzazione del parcheggio di Piazza Vittorio Emanuele. In particolare i nostri consiglierei chiedono di avere copia della relazione sull’accordo bonario dell’Ing. Greco, trasmessa al Comune in data 19.09.2017; e la trasmissione del collaudo tecnico amministrativo sottoscritto dall’Ing. Miche Aiello in data 20.09.2017.
Si tratta di due documenti importanti per valutare in che direzione si stia muovendo l’amministrazione Comunale a fronte di quello che si sta configurando per le casse comunali e quindi delle cittadine e dei cittadini come un buco senza fondo.
Ad oggi la proposta che il Comune ha avanzato prevede il pagamento di una somma di 3 milioni e mezzo se corrisposta in una rata, di 3 milioni 750 mila euro se corrisposta in due rate, di 4 milioni di euro se corrisposta in tre rate.
Ma non finisce qui: si prevede anche un rimborso del 100% dei canoni già pagati dall’entrata in esercizio pari a 1.219.000, azzeramento dei canoni (135.000 euro annui) per tutto il periodo della concessione; l’eliminazione dell’onere per il privato di manutenzione ordinaria e straordinaria di Piazza Vittorio Emanuele (circa 15 mila euro l’anno); e infine il prolungamento della concessione di ben 21 anni: dal 2033 al 2054.
E’ gravissimo, quindi, che a fronte di una vicenda così delicata non vengano consegnati, come peraltro previsto dalla legge, questi documenti ai consiglierei comunali affinchè possano esercitare le funzioni per cui sono stati eletti.
Si tratta di un comportamento omissivo ingiustificato e ingiustificabile. Abbiamo atteso settimane prima di fare questa denuncia pubblica, ma a fronte della mancata risposta alle nostre richieste riteniamo giusto informare la città, perchè non vorremmo trovarci magari tra qualche settimana davanti ad una proposta di delibera portata in consiglio comunale in fretta e furia per provare a chiudere questa vicenda.
Infatti da essere un’opera pubblica realizzata a costo zero in cambio della gestione e che addirittura generava un introito con un canone annuale, si sta trasformando nell’ennesima voragine per il bilancio comunale. Inoltre il parcheggio sarà di fatto privatizzato, visto che la durata di quaranta anni si avvicina molto al senza termine.
Lo abbiamo sostenuto più volte, ma ahimè inascoltati: le amministrazioni guidate dal Pd hanno abusato dello strumento della finanza di progetto vista come la panacea per i bilanci, senza avere però gli strumenti e le competenze per tutelare se stessa e i cittadini, e ora ne paghiamo le amarissime conseguenze.
Chiediamo quindi che entro la prossima seduta del consiglio comunale ci venga consegnata tutta la documentazione richiesta, senza più indugi, rispettando quanto la legge prevede in materia di trasparenza.