Il nostro lavoro di inchiesta ha fatto scoppiare nelle scorse settimane lo scandalo delle fideiussioni tossiche presentate in Comune sia dalla Sviluppo Navicelli sia dal gruppo Bulgarella.
Dopo la nostra denuncia l’Amministrazione (il 5 novembre scorso) ha scritto ad Andrea Bulgarella, in qualità di Amministratore Unico della Edilcentro, perché presentasse nuove polizze fideiussiorie per sostituire quelle “fittizie” precedentemente presentate e grazie alle quali aveva avuto i permessi a costruire. Termine perentorio: 30 giorni.
In particolare il comune ha chiesto all’imprenditore di inviare: 1) una nuova polizza fideiussoria (2 milioni e 900 mila euro) per la convenzione urbanistica relativa alla Piazza del terzo Millennio, visto che quella precedentemente depositata da Bulgarella era stata rilasciata dalla Medusa Spa che non solo era stata cancellata dall’elenco delle società autorizzate dalla Banca d’Italia ma ha cessato anche la propria attività, ed è al centro di una operazione della Guardia di Finanza nel 2010; 2) una nuova polizza fideiussoria per l’intervento dei Frati Bigi (680 mila euro), visto che in questo caso Bulgarella aveva depositato una fideiussione del Consorzio Impresa Italia Fondi, mai abilitata al rilascio di queste garanzie nei confronti del pubblico, e una della Union Credit Finanziaria Spa, che nel dicembre del 2008 era stata cancellata dall’elenco delle società abilitate dalla Banca d’Italia e non esiste più da anni. Si tratta della stessa società (Union Credit Finanziaria Spa) a cui ha fatto anche ricorso la Sviluppo Navicelli. E come per Bottai per la Sviluppo Navicelli, anche in questo caso manca l’atto di coobligazione personale da parte di Bulgarella, per cui questo documento era da ritenersi nei fatti nullo.
Trascorsi i 30 giorni abbiamo chiesto agli uffici comunali se fossero state presentate le nuove fideiussioni: ci hanno risposto che ad oggi mercoledì 9 dicembre, cioè dopo il termine perentorio dato dal Comune, l’imprenditore Bulgarella non ha consegnato alcuna nuova polizza.
Riepilogando: come avevamo denunciato, le fideiussioni del gruppo Bulgarella per questi interventi erano tossiche, il Comune le aveva accettate senza effettuare nessun controllo, solo grazie al nostro intervento ne ha poi chiesto tardivamente di nuove, ma ad oggi l’imprenditore non le ha consegnate.
Cosa ha intenzione di fare l’Amministrazione comunale a fronte di questo? Quale azioni vuole intraprendere per evitare il rischio che si producano dei danni reali per le casse comunali come è già avvenuto nel caso della Sviluppo Navicelli?
Ciò che è certo è che a pagare le conseguenze di questi comportamenti, sia dell’imprenditore Bulgarella, sia del Comune di Pisa sono solamente i cittadini e le cittadine. E’ ora di dire basta a questo sistema, che tutto fa tranne che tutelare gli interessi della collettività.
Una città in comune
Rifondazione Comunista