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Buonarroti, 300 genitori in assemblea. Tante le prescrizioni dei vigili del fuoco
Stamani gli studenti si sono di nuovo riuniti. ieri all’assembea dei genitori ha partecipato anche Marco Filippeschi che ha ribadito come l’obbiettivo ultimo sia la costruzione di una nuova scuola
Quasi 300 genitori ieri pomeriggio hanno partecipato all’assemblea convocata al Liceo Buonarroti dopo il crollo della vetrata del 17 marzo e il sopralluogo dello scorso sabato dei Vigili del Fuoco e dei tecnici della Provincia.A partecipare all’assemblea anche il sindaco e presidente della provincia Marco Filippeschi, insieme ai rappresentanti della Provincia che seguono fin dai primi giorni la situazione, Giovanni Viale e l’ingegnere Genoveffa Carluccio.
L’obbiettivo ultimo, ha detto Marco Filippeschi, deve essere la costruzione di una nuova scuola. Necessario dunque mantenere alta l’attenzione e cercare un dialogo e una soluzione con la Regione e il Governo. Nel suo intervento Filippeschi ha confermato che verranno attuate tutte le prescrizioni indicate dai vigili del fuoco e che è stata anche richiesta una relazione dettagliata e specifica sull’intero edificio.
Questa mattina (1 aprile) gli studenti si sono di nuovo riuniti in assemblea, alcuni di loro indossavano caschetti di protezione, a ribadire la necessità di una scuola sicura e di un pericolo che non sono disposti ad accettare.Dall’assemblea uscirà un documento da portare al governatore Enrico Rossi, in cui si chiede l’attivazione di un tavolo per individuare una “soluzione ponte” in attesa che una nuova scuola diventi realtà. E anche la creazione di un comitato che controlli l’esecuzione dei lavori promessi.
L’assemblea dei genitori di ieri è stata anche l’occasione per rendere noti ai presenti l’esito del sopralluogo dello scorso sabato e le indicazione dei Vigili del Fuoco che in sostanza confermano quanto evidenziato dalla relazione del responsabile della sicurezza del Buonarroti, l’architetto Massimiliano Boschi.
I Vigili del Fuoco hanno stabilito che il laboratorio dove si è verificato il crollo e l’aula adiacente restino inagibili finché non saranno effettuati i lavori. Allo stesso modo dovranno essere interdette all’uso tutti quegli ambienti in cui si trovano vetrate-infisso che presentino la stessa situazione di venature di rottura, riconducibili probabilmente “ad assestamenti strutturali nel tempo”, o “all’azione del vento” e “accentuati dagli eventi di inizio marzo”.
Queste dunque andranno considerate “come area di cantiere fino alla competa verifica della sussistenza delle condizioni di sicurezza compresa la sostituzione degli elementi rotti”. Un controllo accurato è poi stato prescritto per la parte completamente vetrata presente all’ingresso del Liceo Buonarroti.
La relazione parla poi di altre aree della scuola che presentano stesse tipologie di infisso dove “nel tempo sono state effettuate sostituzioni degli elementi in vetro con altri di tipo più leggero rispetto”: se alla vista questi appaiono più stabili, da verificare, dove non sia già stato fatto “la correttezza da un punto di vista strutturale della soluzione adottata”.
Il sopralluogo conferma poi il dissastamento in prossimità dell’ingresso dell’edificio tra la struttura di collegamento tra il blocco principale e l’ala ‘nuova’ dell’edificio di destra. Una divergenza evidente dicono i Vigili del Fuoco che “appare riconducibile all’assestamento differenziato (strutturalmente previsto data la presenza del giunto tecnico) tra gli edifici che compongono il complesso”, ma che comunque andrà “mantenuto opportunamente monitorato in considerazione dell’età della costruzione del complesso oltre che della tipologia degli occupanti, in modo da escludere che lo stesso fenomeno possa dare luogo ne tempo ad interferenze non previste e occulte tra le diverse strutture”.
Nessuna lesione invece negli altri elementi strutturali in calcestruzzo armato, dove non sono presenti “elementi che indichino presenza di dissesti rilevanti in atto”. Segnalate poi diverse infiltrazioni, alcune delle quali investono anche almeno una scatola dell’impianto elettrico, che dovranno essere rimosse e a cui dovrà essere affiancata la verifica degli elementi coinvolti da queste. Mentre aule e vani soggetti a infiltrazioni di acque piovane dovranno essere mantenute inagibili e inaccessibili “provvedendo a selezionare e comunque mettere in sicurezza le porzioni di impianto elettrico eventualmente direttamente interessate”.
Sul versante infissi confermata la non conformità di alcuni parapetti delle finestre, che hanno un’altezza inferiore a 90 cm, che devono essere resi inavvicinabili in attesa “in attesa di renderli conformi alla normative”.
Nel complesso l’edificio, concludono i Vigili del Fuoco, seppure in regime di proroga normativa, non risulta conforme all’attuale normativa di sicurezza antincendio e quindi “entro il 31 dicembre 2015 dovranno essere attuati gli adempimenti”.