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Buonarroti, gli studenti: “Vogliamo finire l’anno in una struttura sicura”
Dopo l’assemblea del primo aprile gli studenti hanno steso un elenco con tutte le criticità, dettagliandole aula per aula, da consegnare al presidente Enrico Rossi
Dopo l’assemblea del primo aprile, quando hanno varcato i cancelli muniti di casco antinfortunistico per “simboleggiare la nostra continua insicurezza”, gli studenti del Buonarroti hanno messo nero su bianco le loro preoccupazioni e le loro richieste.
In un’assemblea partecipata da “circa 400 persone, compresi professori, personale ATA e qualche genitore” a emergere è anche l’invito di un professore a “verificare la disponibilità di edifici liberi e agibili”, dato che “rientrare dopo le vacanze di Pasqua con i lavori in corso potrebbe essere un grave disagio”.
Quella descritta nella lettera è una “scuola fatiscente e assolutamente invivibile” in cui gli studenti sono “vittime”, ma determinati a far sentire la loro voce e non disposti ad accontentarsi degli “interventi localizzati che necessitano maggior urgenza”. Per questo motivo l’assemblea è stata anche l’occasione per stilare una lista “di tutte le problematiche presenti in ogni singola aula” e che gli studenti hanno intenzione di consegnare “al presidente della Regione Enrico Rossi durante l’incontro di venerdì 3 aprile con il Sindaco di Pisa, nonché Presidente della Provincia, al quale abbiamo espressamente chiesto di partecipare”.
L’intento degli studenti è chiaro: “Se la proposta non viene da coloro da cui dovrebbe venire saremo noi a presentarla. Un’altra struttura che goda di tutti i benefici di cui godono le altre, dove svolgere le lezioni provvisoriamente fino alla fine dell’anno scolastico”, in modo da spingere “chi di dovere a iniziare un nuovo progetto, questa volta con la giusta sensibilità e lungimiranza di non ritrovarsi in questa situazione tra 40 anni e forse stavolta, davvero con una vita sulla coscienza”.