Il rischio di alcuni esuberi di lavoratrici degli appalti nei servizi educativi è sempre più concreto ed imminente. E’ questo l’effetto combinato delle politiche della Giunta Conti in materia di servizi educativi frutto del processo di statalizzazione delle scuole comunali (ieri Agazzi, oggi Calandrini), da noi duramente contestato così come dai sindacati e dalle famiglie, e della gara del secondo lotto per i servizi ausiliari nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali (dopo che la prima gara era andata deserta) pubblicata negli scorsi giorni e che non tiene in alcun modo conto di queste lavoratrici.
Le responsabilità della assessora Munno sono gravissime. Pur sapendo da fine maggio del via libera dal prossimo anno scolastico alla statalizzazione delle Calandrini non ha in alcun modo accolto la richiesta dei sindacati di considerare anche i possibili esuberi stanziando le risorse necessarie nella gara per evitarli; anzi ha dato il via libera alla stessa in assenza di un accordo con tutte le organizzazioni sindacali che hanno chiesto garanzie per tutte le lavoratrici senza distinzioni.
Inaccettabile è l’arroganza e la supponenza della esponente di Fratelli d’Italia nel trattare i sindacati, provando anche a dividere le lavoratrici, che invece in maniera compatta ed unitaria hanno chiesto risposte e tutele per tutte, difendendo la loro dignità e il loro lavoro.
Ad oggi l’assessora non ha quindi in alcun modo risposto alla domanda posta da sindacati e lavoratrici su dove presteranno servizio il prossimo primo settembre e se avranno un lavoro. E la responsabilità è tutta politica, di chi governa il Comune e che pezzo dopo pezzo sta smontando quel che rimane dei servizi educativi comunali.
La soluzione è semplice ed è una sola: non ci deve essere alcun esubero, e il Comune deve stanziare tutte le risorse necessarie affinchè questo sia garantito. Se la giunta non lo ha fatto è sua totale responsabilità, ed è inammissibile, che si provi a scaricarla sui sindacati e deve subito rimediare.
Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista- Pisa possibile
Olivia Picchi – Partito Democratico
Gabriele Amore – Movimento 5 stelle