A pagare ancora una volta gli effetti della pandemia saranno i cittadini e le cittadine. E’ questo quello che emerge dalla delibera approvata dalla giunta Conti che ha dato il via libera ad una serie di aumenti del biglietto per salire sulle mura; ciò è richiesto dalla cooperativa che le ha in gestione a causa della situazione di difficoltà economica determinata dalla pandemia, con un calo delle visite.
Da sempre abbiamo denunciato gli effetti perversi di una gestione esternalizzata del percorso sulle mura, e questo è uno dei risultati.
In primo luogo non ci sarà una distinzione tra alta e bassa stagione (precedentemente con il biglietto a 5 euro in alta stagione e a 4 euro nella bassa): il biglietto intero sarà sempre di 5 euro. Cosa ancor più grave è che il biglietto ridotto per le scuole passa da 2 a 3 euro, e il biglietto famiglia ridotto,’che prima era di 13 euro in alta stagione e 11 in bassa, viene aumentato per tutta la stagione a 15 euro. Aumentano anche i prezzi per le visite guidate delle scuole sia lunghe che brevi, così come gli abbonamenti annuali che passano da 40 a 50 euro.
Si scaricano ancora una volta sulla cittadinanza scelte gestionali sbagliate e mancati ristori del Ministero, tanto da portare il comune a coprire le spese di manutenzione della Torre di Legno.
In una fase di difficoltà economica e sociale sempre più pesante, in cui aumenta il costo della vita e delle bollette, il Comune di Pisa aumenta anche l’accesso ai beni culturali della nostra città, mentre spreca decine di migliaia di risorse in iniziative sbagliate.
Visitare i beni culturali non deve essere un lusso ma un diritto, e per questo riteniamo totalmente sbagliata la scelta del Comune, pur nelle difficoltà di chi ha in gestione in servizio, di aumentare il biglietto. Chiediamo che la delibera sia ritirata e che l’argomento sia affrontato urgentemente in commissione.
Una città in comune
Rifondazione comunista