Canapisa, il tragitto in «periferia» non placa la polemica

venerdì
18 maggio 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
4

LA MANIFESTAZIONE DURO BRACCIO DI FERRO CON I PROMOTORI CHE PUNTAVANO AL CENTRO. PARLA IL QUESTORE

Canapisa, il tragitto in «periferia» non placa la polemica

È STATO un duro braccio di ferro. Inutile negarlo. E alla fine hanno vinto le autorità di pubblica sicurezza che sono riuscite a indirizzare il dibattito sui binari della ragionevolezza. «Canapisa si farà perché a livello costituzionale non esiste ragione per impedirla – ribadisce il questore Paolo Rossi -. Ci siamo confrontati a lungo con i promotori della sfilata che si sono presentati chiedendoci di far passare il corteo nel centro cittadino ovvero dai lungarni fino alla Cittadella. L’iter però non è stato approvato perché ritenuto troppo invadente e perché la Cittadella è tutelata da vincoli artisti: non può accogliere 7mila ospiti. Inoltre il rischio sarebbe stato di tagliare la città a metà, bloccando il traffico e quindi danneggiando tutti, le attività e chi non è interessato alla manifestazione. Con questa lunga trattativa abbiamo voluto difendere i diritti di tutti». Forti anche dell’ultima esperienza (2017) che ha mostrato non poche criticità col «tappo» che ha tenuto i pisani in ostaggio. Ecco perché quest’anno si è deciso di cambiare musica. Canapisa partirà alle 16 di domani dall’ex deposito della Cpt, in piazza Sant’Antonio, dove si riuniranno anche i dieci camion anti-proibizionismo. Poi dritti lungo viale Bonaini, toccando piazza Guerrazzi, via San Gallo, lungarno Fibonacci, ponte della Fortezza, lungarno Buozzi, via del Borghetto, via Luschi, via Gioberti e via Garibaldi. Il carcere ovvero il parco di via Canavari come punto d’arrivo. Lì saranno allestiti i palchi per la musica. «La festa finirà a mezzanotte – aggiunge il questore -. Il volume verrà abbassato già alle 23.30. Ciò non significa che a mezzanotte in punto andranno tutti a casa, ma sicuramente che la situazione dovrà tornare alla normalità. Lo staff di Canapisa, inoltre, ha garantito il proprio contributo per la sicurezza e la pulizia delle strade. Le forze di polizia impediranno che all’interno del corteo si consumino reati».

La Prefettura, inoltre, ha emesso un’ordinanza ad hoc per vietare la vendita di bevande alcoliche e non in vetro e lattina nell’intera area per motivi di sicurezza. Una precauzione che non basterà a placare le polemiche dei cittadini – e con questa ordinanza anche degli esercenti che «non potranno lavorare» – e degli anti «anti-proibizionisti». Un esempio? I volontari della campagna “La verità sulla droga” in coordinazione con Fondazione per un mondo Libero dalla Droga, della chiesa di Scientology e altre associazioni, che distribuiranno opuscoli per illustrare gli effetti devastanti delle droghe, incluso la marijuana.

Elisa Capobianco

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