lunedì 16 aprile 2018 |
Testata: NAZIONE PISA |
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Il caso sui social scatena gli animalisti. La Curia: «Sono vivi e stanno bene»
GRAN subbuglio ieri pomeriggio in piazza dell’Arcivescovado dove un centinaio di animalisti ha tenuto un presidio, organizzato dall’associazione Una Gatti Pisa, per entrare nel giardino della Limonaia del Palazzo e controllare di persona le condizioni dei gatti di una colonia felina che qui abitualmente dimora. Da alcuni giorni, infatti, sulla pagina di Gatti Pisa era scattato l’allarme sulla presunta morte di 12 gatti. Tutto era nato, spiegavano ieri alcune manifestanti, dalla segnalazione di due volontarie che ogni giorno si prendono cura di quei gattini – portando loro da mangiare -, che entrano ed escono dal giardino. Allarmate dall’assenza di 12 felini avevano segnalato a Gatti Pisa il problema. L’associazione, che è in diretto contatto con l’ufficio diritti animali del Comune di Pisa (che per legge sarebbe proprietario degli animali randagi) aveva chiesto chiarimenti che, secondo quanto riferisce un’attivista, non sarebbero mai arrivati. Così, dopo alcuni giorni di attesa e di apprensione, ieri è scattato il presidio al quale hanno aderito altre associazioni per la tutela degli animali provenienti anche da Firenze, Viareggio e Livorno, fra le quali Loipa, Animanimale, il Movimento animalista di Vittoria Brambilla. L’agitazione per le condizioni dei gatti, in alcune pagine facebook, è degenerata in accuse che hanno tirato in ballo persino l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto e qualcuno degli attivisti ha anche minacciato azioni legali.
DURANTE il presidio di ieri pomeriggio, i manifestanti hanno più volte tentato di entrare, arrampicandosi sul cancello chiuso del giardino della Limonaia, finché l’arrivo della polizia, da loro stessi chiamata, ha facilitato l’ingresso d’accordo con la Curia e l’Opera della Primaziale, cui spetta la competenza della manutenzione. Entrati nel giardino, gli animalisti hanno trovato alcuni gatti in buone condizioni (in quel momento, secondo le volontarie, ne mancavano nove all’appello, dei quali non è comunque possibile provare la morte), e li hanno sfamati. Ora chiederanno l’autorizzazione a portarvi alcune gabbie-trappola per prelevare la colonia e trasferirla in un luogo dove sia più facile prendersene cura e lontano dai pericoli delle strade dietro piazza dell’Arcivescovado.
LA NOTIZIA della presunta morte di alcuni gattini era nata in seguito ai lavori eseguiti alcuni giorni fa sul cancello d’ingresso del giardino della Limonaia, la cui manutenzione è di competenza dell’Opera del Duomo. L’intervento degli operai dell’Opa era servito per abbassare il livello del cancello. «I lavori – spiega l’economo diocesano don Francesco Barsotti non ha impedito ai gatti di entrare e uscire dal giardino. Prova ne è che alla sera, dentro e intorno al giardino, vive una ventina di gatti, mentre al mattino i volontari che prestano servizio nell’Archivio diocesano ne vedono cinque o sei. Da dove escono ed entrano? – domanda -. Evidentemente i gatti hanno trovato anche altri percorsi per entrare e uscire dal giardino. In ogni caso la colonia sta bene e nessun gatto è morto di fame».